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THEORY OF A DEADMAN
THEORY OF A DEADMAN
Il proprietario dell’etichetta discografica, nonché produttore oltre a co-autore dell’omonimo disco d’esordio dei canadesi Theory of a Deadman risponde al nome di Chad Kroeger, ovvero il signor Nickelback in persona: ciò dovrebbe spiegare perché “La teoria dell’uomo morto” suona esattamente come i Nickelback…
Dopo il grintoso hard rock della traccia d’apertura “Invisible man”, la band capitanata da Tyler Connolly (che forse ricorderete alla chitarra nel video di “Hero”, tratta dalla colonna sonora di Spider-man) sguaina subito i due hit single con cui ha conquistato un assiduo air-play negli Stati Uniti: “Nothing could come between us”, canzone sull’amor perduto e la classica ballatona “Make up your mind”, dove i TOAD non mancano di far sentire chitarre dal suond datato, riciclato benché mainstream che non possono impressionare orecchie allenate e avide di offerte musicali più ricercate. Il resto dell’album poco si discosta da tali premesse: “Point to prove” con il suo giro di chitarra pop, lo slancio quasi trascinante di “Leg to stand on” o la banale “What you deserve”, esemplare della pochezza del cantante Connolly, con la sua innata capacità di annoiare l’audience con testi basati su resoconti di tormentate love story, e il suo pedante e perpetuo plagio canoro ai danni di ugole d’oro come Eddie Vedder, Scott Weiland, Gavin Rossdale oltre allo stesso Kroeger. Non riesce a scuoterci neppure la nuova ballata “The last song”, un testo sul suicidio accompagnato da archi che potrebbero o vorrebbero ricordare qualcosa degli A Perfect Circle, figuriamoci il pop-rock scolastico della seguente “Say I’m sorry”, gemella siamese di “Nothing could come between us”; è troppo tardi per salvare la faccia, ma “Any other way”, in cui si inserisce una inattesa chitarra country, tenta l’impossibile… prima di “Confession” che sembra quasi una cover tanto puzza di già sentito e che conclude questo dischetto dalla linkinparkiana durata (36 minuti).
Pessimo esemplare della nuova covata del nu-grunge, i Theory of a Deadman subiscono un’ulteriore deturpazione per mano di un Chad Kroeger travestito da Professor Frankenstein e accecato dalla stolta volontà di dar vita a un mostro-clone abominevole da sguinzagliare contro gli innocenti ascoltatori…
Silvio52
Voto: 4,5
TRACKLIST:

1.Invisible War
2.Nothing Could Come Between Us
3.Make Up Your Mind
4.Point To Prove
5.Leg To Stand On
6.What You Deserve
7.The Last Song
8.Say I'm Sorry
9.Any Other Way
10.Confession