groovebox
Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
Per contattarci in diretta:
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
Groovebox
SKINDRED
BABYLON
Ci sono band che rifiutano categoricamente di essere catalogare. Ci sono band che non accettano denominazioni di sorta. Gli Skindred, invece, non si fanno simili problemi. Gli Skindred autodefiniscono placidamente il loro stile come “ragga metal” – o, per essere più precisi ed esaurienti, e volendo citare un illuminante verso di “Nobody”, “ragga metal punk hip-hop”! La terzogenita band del singer Benji Webbe (che oltre ai Dub War ha dato vita anche ai transitori Mass Mental, assieme al fresco bassista dei Metallica Robert Trujillo) è una tavolozza di colori tra cui spiccano il rosso, il giallo e il verde della bandiera rasta, gonfalone giamaicano della musica reggae: cosa succede quando il genere morbido e smussato che vide in Bob Marley il proprio sommo interprete si incontra e scontra con la durezza del metal? La risposta è contenuta tra le tracce di “Babylon”, album di crossover letterale prodotto da Howard Benson (P.O.D., Crazy Town, Dislocated Styles).
Nati dalle ceneri dei Dub War (gruppo che negli anni ’90 finì amichevolmente nel mirino di Max Cavalera, che volle Benji come “guest vocalist” su due tracce – “Quilombo” e “Prejudice” – del primo disco dei Soulfly), gli Skindred hanno base in Galles, terra musicalmente fertile che ha dato recentemente alla luce giovani prospetti quali Lostprophets e Funeral For A Friend, e sono un quartetto completato da Daniel Pugsley al basso, da Jeff Rose alla chitarra e da Martyn Ford alla batteria (ultimora: questi ultimi sono stati rimpiazzati da Mikey Dee e Dirty Arya).
“Set it off” butta subito nella mischia un altro ingrediente, un tocco di drum’n’bass che rende l’opener potenzialmente irresistibile; l’elettronica viene sfruttata anche con “Sicker”, che mostra però sfumature più pop (alla Prince?) e new wave e con “World domination” dove viene utilizzato brevemente lo strumento di alterazione vocale chiamato “stylophone”. Il groove degli Skindred si adatta egregiamente sia alle ariose atmosfere dancehall (“Selector”) sia agli umori da mosh-pit (“Nobody”, promette un pogo micidiale, “nobody gets out alive”!), mentre nella Torre di Babele di “Babylon”, Beastie Boys, Shaggy, Rage Against The Machine ed (hed)p.e. parlano la stessa lingua universale. La ballata reggae “The fear” si basa sul pezzo dei Clash (primi apostoli del reggae-punk) “London calling”, così come “Together” mostra tutto il debito dovuto alla band di “black rock” per antonomasia, i Living Colour. “Bruises” è il brano più spiccatamente nu-metal del cd mentre “Pressure” è una signora canzone di crossover melodico; l’edizione “continentale” di “Babylon” pubblicata dalla label tedesca Supersonic presenta poi due tracce bonus intitolate “Firing the love” (un brano vagamente alla Deftones) e “Falling down” (le cui uscite screamo possono ricordare i 36 Crazyfists). Menzione d’onore infine per il testo di “Kiss and make up”, che parla del delicato problema della violenza intrafamiliare.
Il “rasta-metal” di “Babylon” suona vittorioso: altri gruppi in passato avevano già tentato un simile azzardo, sia con singoli, timidi episodi (Papa Roach, P.O.D. ed (hed)p.e.) che in maniera più regolare (vedi i 311), ma solamente con gli Skindred la miscela appare fluida e disinvolta… probabilmente anche per merito della voce incredibilmente duttile di Benji Webbe (che alterna il tipico timbro reggae a parti pulite, rappate e gridate) e del suo pittoresco slang (“yer”, “bodder”, “das”, “de”, “fe”, “coz”, “nuff” e “killa” sono alcuni del vocaboli usati).
Silvio52
Voto: 7,5
TRACKLIST:

1. Set It Off
2. Kiss And Make Up
3. Together
4. Sicker
5. Selector
6. Babylon
7. The Fear
8. Bruises
9. Pressure
10. World Domination
11. Nobody
12. Firing The Love
13. Falling Down