Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX
su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
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FINGERTIGHT
IN THE NAME OF PROGRESS
IN THE NAME OF PROGRESS
I
Fingertight sono una delle nuove proposte 'made in U.S.A.' più interessanti;
quattro ragazzi provenienti dalla California del nord che hanno fatto la gavetta,
creandosi un proprio seguito di fans grazie ad un'intensa attività live,
prima di arrivare alla pubblicazione, per la major Columbia, dell'album di debutto
"In The Name Of Progress" nel settembre 2003. L' album propone una
buona commistione
tra aggressività e
melodia, quest'ultima ricercata più volte con risultati decisamente sorprendenti,
raccogliendo recensioni positive da parte dei vari "addetti ai lavori"
e ottenendo amche un buon riscontro da parte del pubblico.
Tredici canzoni più due 'intemission' per poco più di 50 minuti di musica compongo questo disco, nel quale mi risulta difficile scegliere le cose migliori perchè è tutto decisamente interessante: spicca certamente l'episodio di "Guilt", a mio avviso il pezzo migliore, ma tutto il resto non è da meno come per esempio "Nathaniel", "Shut Up", "At War" e "Blah Blah Radio" ma potrei benissimo scrivere l'intera tracklist; la pecca di "In The Name Of Progress" è una eccessiva ripetitività nella strutturazione e composizione delle canzoni e sicuramente non porta quel progresso forse auspicato dal titolo poichè non si discosta eccessivamente dal sound proposto da gruppi come Finger Eleven e Lostprophets mescolati ai più recenti Taproot, ma nonostante questo i Fingertight non rinunciano ad avere una propria personalità dimostrando una buona maturità per essere una 'matricola al debutto'. Comunque un album orecchiabile dall'inizio alla fine e meritevole di un bel voto.
Tredici canzoni più due 'intemission' per poco più di 50 minuti di musica compongo questo disco, nel quale mi risulta difficile scegliere le cose migliori perchè è tutto decisamente interessante: spicca certamente l'episodio di "Guilt", a mio avviso il pezzo migliore, ma tutto il resto non è da meno come per esempio "Nathaniel", "Shut Up", "At War" e "Blah Blah Radio" ma potrei benissimo scrivere l'intera tracklist; la pecca di "In The Name Of Progress" è una eccessiva ripetitività nella strutturazione e composizione delle canzoni e sicuramente non porta quel progresso forse auspicato dal titolo poichè non si discosta eccessivamente dal sound proposto da gruppi come Finger Eleven e Lostprophets mescolati ai più recenti Taproot, ma nonostante questo i Fingertight non rinunciano ad avere una propria personalità dimostrando una buona maturità per essere una 'matricola al debutto'. Comunque un album orecchiabile dall'inizio alla fine e meritevole di un bel voto.
Tempo
Voto: 7
Voto: 7
TRACKLIST:
01 - Fear In Me
02 - Bellevue
03 - Guilt
04 - At War
05 - Speak In Tongues
06 - 515 Mellus
07 - Nathaniel
08 - Things Have Changed
09 - Emo This
10 - Shut Up
11 - Surface
12 - Resurface
13 - The Orient
14 - Bla Bla Radio
15 - Magical
01 - Fear In Me
02 - Bellevue
03 - Guilt
04 - At War
05 - Speak In Tongues
06 - 515 Mellus
07 - Nathaniel
08 - Things Have Changed
09 - Emo This
10 - Shut Up
11 - Surface
12 - Resurface
13 - The Orient
14 - Bla Bla Radio
15 - Magical
