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DRY KILL LOGIC
THE DARKER SIDE OF NONSENSE
Quartetto newyorkese precedentemente conosciuto come Hinge, i Dry Kill Logic suonano un nu-metal violento ed intenso, perfettamente rappresentato dall’antipasto costituito dalla prima traccia, “Nightmare”, dissonante incubo musicale dove trovano spazio liriche amare e suoni rabbiosi; il “risveglio” si chiama “Feel the break”, prosecuzione su simili binari sonici ed esempio degli attributi vocali di Cliff Rigano, allievo ideale tanto di Maynard James Keenan quanto di Corey Taylor. Il ritmo hardcore di “Pain” non ci lascia il tempo di respirare e con la successiva “Nothing” rinveniamo una piccola gemma schizofrenica che non sfigurerebbe nel repertorio dei System of a Down. L’aggressività dei DKL non sembrerebbe conoscere limiti: la musa ispiratrice di “Assfault” sono Max Cavalera e i suoi Soulfly; nonostante questa persistente impressione di “già sentito”, non si può fin qui negare la bravura dei DKL nel rielaborare e person alizzare altrui spunti creativi. “Weight” è un assaggio delle vocalità più soft di cui è capace il frontman Cliff Rigano, ma non è ancora il tempo del riposo perché “A better man than me” (probabilmente la canzone più debole del lavoro) ci traghetta verso la notevolissima “Rot”, cuore marcio dell’album il cui testo è uno scioglilingua veemente accompagnato da note taglienti e precise come fendenti. Niente male anche il breve intermezzo di “Track 13” dove un’inaspettata emozionalità fa a pugni con l’inesauribile rabbia dei DKL; ospiti della seguente “Give up, give in, lie down” sono J-Sin e Bobby Burns, rispettivamente voce e chitarra dei Primer 55, nuova linfa che rinverdisce il conflitto tra melodia e rumore; se “The strenght I call my own” è perfettamente in linea con quanto finora sentito su tale cd, il saluto di “Goodnight” è un garbato arrivederci con cui i Dry Kill Logic infine accantonano urla e sonorità heavy in favore di una rilas sante atmosfera acustica… se non fosse per lo sboccato e più consono ripensamento della ghost track!
Possiamo senz’altro affermare che “The darker side of nonsense” abbia, a dispetto del titolo, un suo senso e che nel prepotente nu-metal ricco di campionamenti dei Dry Kill Logic spicchino l’ugola di Cliff Rigano e il drumming di Phil Arcuri: consigliato ai fans di Slipknot e Mudvayne.
Silvio52
Voto: 7
TRACKLIST:

1. Nightmare
2. Pain
3. Feel the break
4. Assfault
5. Nothing
6. Weight
7. A better man than me
8. Rot
9. Give up,give in,lie down
10.The strenght I call my own
11. Track 13
12. Goodnight