Finalmente ho tra le mani il nuovo attesisssimo album dei KoRn; 3 anni dopo un album come "Issues" che aveva un po' deluso i fans esce "Untouchables". L'attacco è dei più promettenti, con "Here to stay" sembra di essere tornati ai vecchi tempi; "Make believe" comincia a mettere in evidenza la voce di Jonathan Davis che fornisce con questo disco la prestazione migliore della sua carriera canora. Il riff di "Blame" fa venire i brividi, mentre quello di "Bottled up inside" è ancora meglio se possibile! In "Hating", come in altri pezzi, si possono notare delle influenze tipiche degli anni'80 (molto amate da Davis), Depeche Mode su tutti; la potenza di "Embrace" ha pochi eguali mentre la ritmica di "Beat it upright" ha il solito fantastico andamento incessante, quasi drammatico, grazie al grande lavoro di Fieldy e del ritrovato Silveria. Il disco si chiude con un'altra grande prova di Davis, "No one's there".
In definitiva questa quinta fatica dei fondatori del nu-metal sound (ambito del quale ormai non fanno più parte) è un grande lavoro, superiore a qualsiasi gruppetto nu-metal superprodotto in corcolazione. L'unica pecca la potrei trovare mettendo a confronto "Untouchables" con il primo grandissimo omonimo album che risulta ancora una volta superiore; comunque un gran bel disco.