groovebox
Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
Per contattarci in diretta:
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
Groovebox
SOIL
SCARS
Il titolo del primo full-lenght dei SOiL di Chicago, “Scars” potrebbe suggerire un facile gioco di parole e un conseguente poco lusinghevole giudizio nei loro confronti: in realtà, nonostante i cinque giovani musicisti non propongano un suono dalla sfavillante originalità e innovazione, la carica e la godibilità del loro metal moderno sono fuori discussione. “Breaking me down” è un opener coi fiocchi: un rock’n’roll veloce e diretto in cui la profonda voce di Ryan McCombs omaggia Rob Zombie; il primo singolo “Halo” avvince e palesa l’equazione dei SOiL: ritmi ed attitudine musicale alla Pantera uniti a melodie di facile assimilazione. La terza traccia, “Need to feel” è letteralmente sorretta dai riff di chitarra di Shaun Glass e Adam Zadel mentre “Wide open” esalta il timbro vocale tipicamente metal del singer Ryan e presenta chitarre più pesanti e piccole dosi di doppia cassa; si prosegue con “Understanding me” e “My own”, brani che rivelano l’influenza dei maestri della scuola di Seattle (in particolare gli Alice in Chains), sia a livello di sonorità che di liriche, e che di rimando appressano il quintetto alla nidiata del nu-grunge. “Unreal”, col suo accattivante groove pop-metal, è il secondo singolo tratto dall’album; il testosterone scorre con “Inside”, “Two skins” esibisce potenza ed intensità alla Sevendust e “The one” è un singolare ed isolato episodio che si avvicina a confini punk. L’energica “New faith” lancia il rush finale: la graffiante “Why” rivede e implementa l’ascendente più old-school della band e lo spirito dark di “Black 7” chiude in bellezza con echi tanto dei Type O Negative quanto dei Danzig. L’unidirezionalità stilistica (in parte corretta dalla propensione del produttore Johnny K per gli effetti elettronici post-industrial) purtroppo non aiuta a far lievitare la votazione finale; ciò non toglie e non rovina la freschezza del (nu-)metal dei SOiL, che forse dovrebbero osare qualcosa di più per ambire a vette e palcoscenici di maggior caratura.
Silvio52
Voto: 6,5
TRACKLIST:

01. Breaking Me Down
02. Halo
03. Need To Fee
04. Wide Open
05. Understanding Me
06. My Own
07. Unreal
08. Inside
09. Two Skins
10. The One
11. New Faith
12. Why
13. Black 7