Brent Smith alla voce, Jasin Todd alla chitarra, Barry Kerch alla batteria e Brad Stewart al basso: questi sono gli Shinedown, nuova band americana proveniente da Jacksonville (Florida), già famosa per essere la città natale di Fred Durst.
12 canzoni compongono "Leave a Whisper", album di debutto pubblicato a metà luglio 2003 dalla Atlantic Records e supportato dal singolone "Fly From The Inside", canzone energica e coinvolgente con ottime chitarre e soprattutto una splendida voce. La ricetta degli Shinedown è molto semplice: rock onesto ricavato dalla fusione di chitarre "heavy" e ottime capacità canore del leader Brent Smith (autore anche di testi molto interessanti) sono la struttura portante di un album solido e maturo che trova affidabili punti di forza in canzoni come "Fly From The Inside", "No More Love" "In Memory" "Stranger Inside" e "Crying Out".
Trovano spazio, come ormai consuetudine nei nuovi prodotti U.S.A., anche romantici episodi soft per dare sfogo alla propria valvola sentimentale seguendo il sentiero tracciato dai nuovi maestri della depressione, gli Staind; sto parlando di "Burning Bright", sesta traccia del disco nella quale Brent ci offre uno showcase di creatività vocale supportata da un testo profondo e passionale ("The more the light shines through me / I pretend to close my eyes / The more the dark consumes me / I pretend I'm burning, burning bright"). Ancora più bella è la traccia di chiusura "45" il cui tema principale è il suicidio ("And I'm staring down the barrel of a 45, Swimming through the ashes of another life / No real reason to accept the way things have changed / Staring down the barrel of a 45") e che si candida ad essere considerata la miglior canzone dell'album.
Il futuro degli Shinedown si prospetta decisamente roseo, il numero di consensi da parte di pubblico e critica è destinato certamente ad aumentare, sentiremo ancora parlare di loro. Speriamo più nel bene che nel male.