groovebox
Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
Per contattarci in diretta:
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
Groovebox
SOULFLY
PROPHECY
Dopo un radicale ennesimo cambiamento di line-up i Soulfly capitanati dal cocciuto Max Cavalera sono giunti al capitolo numero quattro della loro carriera discografica. Anzi, per essere più precisi bisognerebbe dire che Max è arrivato al quarto episodio del suo personale progetto denominato Soulfly; eh sì perchè ancora una volta l'ex voce dei Sepultura ha dimostrato ai 'miscredenti' di essere in grado di assumere il multiplo ruolo di anima, mente e braccio dando nuova linfa vitale ad una band la cui recente storia racconta di mille peripezie culminate nell'ammutinamento di massa da parte degli altri componenti.
Ma il leader Max(imo) è riuscito a trasformare il brutto colpo in un nuovo stimolo e senza perdersi d'animo si è guardato attorno ed ha immediatamente reclutato nuovi signori musicisti, ovvero il batterista Joe Nunez, già precedentemente nei Soulfly ai tempi di "Primitive", l'ex Ill Nino Marc Rizzo alla chitarra con Bobby Burns (ex Primer 55) e Danny Ellefson (Megadeth) a dividersi il ruolo di bassista; il risultato di questa unione è "Prophecy", la cui title-track funge da devastante traccia di apertura nel consueto stile Soulfly. Le seguenti "Living Sacrifice", "Execution Style" e "Defeat U" seguono a ruota il furioso sentiero ma da qui in avanti il disco inizia a cambiare: infatti "Mars" e "I Believe" ricalcano la cattiveria fin qui espressa solo fino a metà canzone, lasciando poi spazio a seconde metà caratterizzate da lunghi intermezzi musicali quasi al limite della sperimentazione, durante i quali Marc Rizzo si guadagna il titolo di 'valore aggiunto', mostrando la sua ecletticità in interludi di palese influenza latina. A ribadire il nuovo corso del disco arriva "Moses", un connubio reggae-metal in duetto con il cantante serbo Coryot, vocalist degli Eyesburn; "Born Again Anarchist" riaccelera il ritmo, mentre "Porrada" aggiunge quel violento tocco hardcore che fin qui è mancato: non tragga infatti in inganno l'inizio latineggiante poichè dopo circa un minuto la quiete lascia spazio ad una feroce tempesta. "In The Meantime", cover di una canzone degli Helmet, è l'ultimo episodio 'heavy' del disco; infatti la seguente "Soulfly IV" (6 minuti soft esclusivamente strumentali) e la traccia di chiusura "Wings" (interpretata dalla melodica voce della cantante Asha Rabouin, già presente nell'album "Primitive" anche allora nella traccia di chiusura, "Flyhigh") sono due episodi utili a mio avviso solo ad allungare la durata del disco.
Un album dai due volti in cui terrificanti (in senso buono) episodi adrenalinici e di più immediato impatto vengono un pò vanificati da una troppo esasperata sperimentazione, in certi frangenti anche fastidiosa ed evitabile; il mio voto, seppur rimanendo buono, avrebbe potuto essere ancora migliore se il buon Max avesse dato un maggior contributo canoro, quantitativamente parlando.
Tempo
Voto: 7+
TRACKLIST:

01.  Prophecy   
02.  Living Sacrifice 
03.  Execution Style 
04.  Defeat U 
05.  Mars 
06.  I Believe 
07.  Moses 
08.  Born Again Anarchist 
09.  Porrada 
10.  In The Meantime 
11.  Soulfly Iv 
12.  Wings