groovebox
Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
Per contattarci in diretta:
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
Groovebox
DROWNING POOL
DESENSITIZED
Fino ad un paio di anni fa citare il nome "Drowning Pool" significava citare una delle migliori realtà dell'hard rock americano grazie ad un acclamato album intitolato "Sinner" e ad una sponsorizzazione massiccia, tra cui partecipazione all'Ozzfest 2001 e l'esibizione durante uno dei più grandi eventi americani del 2002, Wrestlemania XVIII. Fino ad un paio di anni fa appunto. Perchè dal 14 agosto 2002 tutto è cambiato.
Oggi quando si parla di Drowning Pool è ormai tanto scontato quanto inevitabile fare riferimento alla tragica morte di Dave “Stage” Williams, fino ad allora cantante e mente creativa della band trovato deceduto per cause naturali sul tour bus del gruppo. Oggi, a quasi due anni di distanza la band ha trovato un nuovo cantante, Jason “Gong” Jones, ed ha realizzato un nuovo album, "Desensitized" appunto, per dimostrare a tutti, ma soprattutto a sè stessi, che il vuoto lasciato da Dave è sì incolmabile ma d'altra parte 'the show must go on'. Nonostante tutto.
Il primo singolo estratto è stato "Step Up", presente nella colonna sonora del film "The Punisher" ed utilizzato anche durante Wrestlemania XX; undici canzoni, 35 minuti di musica e una pornostar (indossante un bikini con effigi sataniche) in copertina sono i primi tasselli della ricostruzione morale e musicale di questi "nuovi" Drowning Pool, i quali cercano di esplorare e tirar fuori il loro lato più oscuro privilegiando così sonorità più smussate e melodiche (ovviamente si tratta di melodia comunque heavy) senza però discostarsi troppo dal loro tipico sound. "Think", "Step Up", "Bringing Me Down" e "Killin Me" sono certamente le canzoni migliori del disco, anche se personalmente vi consiglio anche le più introspettive "Love And War" e "This Life".
Nonostante sia un lavoro tutto sommato discreto non lo si può certo definire un disco ambizioso: scarso minutaggio a parte, l'impegno certo non è mancato e Jason “Gong” Jones dimostra di essere un buon sostituto (per qualità canore) di Dave Williams ma purtroppo manca una buona dose di originalità, molte sonorità sono qualcosa di già sentito, la band sembra quasi essersi limitata a riproporre gli elementi base del nuovo hard rock americano senza dare un personale contributo, evidenziando così lacune in fatto di ispirazione ed inventiva. Aspettarsi immediatamente un grande album sarebbe stato troppo eccessivo, in fin dei conti la cosa più importante era che questi ragazzi dimostrassero di esserci ancora ponendo così le basi per ricominciare una nuova carriera. Il primo "mattone" è solido e valido ma secondo me il prossimo disco, se mai ci sarà, ci potrà dire con maggiore sicurezza se i Drowning Pool potranno nuovamente aspirare ad un posto d'onore nell'eterogeneo mondo nu-metal o se invece rischieranno di confondersi nella massa di anonime band di medio livello. Ai posteri l'ardua sentenza.
Tempo
Voto: 6,5
TRACKLIST:

1. Think
2. Step Up
3. Numb
4. This Life
5. Nothingness
6. Bringing Me Down
7. Love And War
8. Forget
9. Cast Me Aside
10. Killin' Me
11. Hate