I Demon Hunter esplosero nel 2002 con un "self-titled", cioè un album di debutto intitolato semplicemente con il loro nome, ma tanto bastò per dare una potente scossa a quella particolare scena musicale nella quale gli Slipknot erano fino ad allora dominatori incontrastati; già, perchè il sound proposto nel loro primo album da questo quintetto proveniente da Seattle incorpora tutti i principi fondamentali appartenenti a band quali i già citati mascherati di Des Moines, Killswitch Engage, Chimaira e compagnia bella. Eppure qualcosa di diverso c'è. Mentre queste altre band subiscono frequentemente contestazioni da parte di quei bacchettoni "casa e chiesa" che cercano di convincere l'opinione pubblica a boicottare concerti, album e quant'altro abbia a che vedere con queste "band sataniche", i Demon Hunter probabilmente non avranno mai di questi problemi.
Il motivo? Molto semplice: come già intuibile dal loro nome, i "cacciatori di demoni" che ci crediate o no rientrano nel movimento "Chistian Rock", talmente in espansione da potersi ormai permettere di diramarsi in altri sottogeneri tra cui il "Christian Hardcore" (o “Christ-Core” che dir si voglia) nel quale rientrano anche i loro amici e compagni di tour Dead Poetic; questo comunque non impedirebbe loro di esibirsi anche accanto appunto agli Slipknot ed al 'Lord of Darkness' per eccellenza Mr. Ozzy Osbourne, magari durante un Ozzfest
Questo nuovo "Summer Of Darkness" è un disco notevole nel quale in poco meno di un'ora la band formata dal cantante Ryan Clark, dai chitarristi Don Clark e Kris McCaddon, dal bassista Jon Dunn e dal batterista Jesse Sprinkle dimostra il proprio eclettismo attraversando vari territori musicali, tra cui il nu-metal classico dell'esplosivo singolo di apertura "Not ready to die", con strofe violente e ritornelli melodici, il quasi death metal di "Behaded" e la pacifica ballata con influenze Cold "My Heartstrings Come Undone". Un disco variegato e molto ben curato, nel quale spiccano le illustri collaborazioni con Brock Lindow dei 36 Crazyfists nella traccia #8 "Beauty Through The Eyes of a Predator", Howard Jones dei Killswitch Engage in "Our Faces Fall Apart", Mike Williams dei The Agony Scene in "Beheaded" e Trevor McNevan dei Thousand Foot Krutch in "Coffin Builder" a ribadire quanto i Demon Hunter abbiano deciso di fare le cose per bene, riuscendoci in pieno. La loro maturazione è evidente, hanno trovato una propria identità ed un proprio stile andando a cementare una posizione di spicco nel panorama heavy mondiale.
Highlights: "Not Ready To Die", "Beheaded", "My Heartstrings Come Undone", "Summer Of Darkness", "Beauty Through The Eyes Of A Predator".