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DAMAGEPLAN
NEW FOUND POWER
Dimebag Darrell e Vinnie Paul, rispettivamente chitarrista e batterista dei Pantera, tornano a far parlare di loro; i due cowboys from hell, infatti, ritrovano il gusto di galoppare in una nuova ridente prateria, questa volta affiancati da un duo di giovani e rampanti compagni di avventura, il bassista Bob Zilla ed il vocalist Pat Lachman, quest’ultimo privo del seppur minimo timore reverenziale: l’esperienza e lo spessore dei suoi due illustrissimi compari non possono spaventarlo, avendo nel recente passato avuto come mentore addirittura un re del metal come Rob Halford, per cui ha avuto l’indubbio onore di suonare la chitarra nel suo progetto solista. Ecco a voi dunque i Damageplan: già il titolo (“Potere ritrovato”) e soprattutto l’esplosiva immagine di copertina promettono scintille e prospettano un album di sano metal “in your face”… tra le righe si legge inoltre l’ambizioso progetto delle vecchie volpi Dimebag & Vinnie di sovvertire, di ridefinire (di nuovo?) la moderna concezione di musica metal, con tutta probabilità a scapito degli “invasori” del nu-metal… è dunque questo il diabolico piano dei Damageplan?
Quella che attende i quattro autoproclamati sceriffi del selvaggio “metal-west”, è un’impresa a dir poco ardua e proibitiva, non può esserci spazio per l’ozio: il sonno (poche note introduttive) dura poco, “Wake up” dà subito la sveglia e serve in tavola una colazione solida, compatta ma senza dubbio nutriente a cui segue “Breathing new life”, vera e propria missione in incognito, viste le affinità riscontrabili con il sound dei Chimaira… ma il gioco di rimandi incrociati in questo caso non può che risultare atipico, visto il coinvolgimento di due musicisti annoverabili tra le fonti di ispirazione di diversi artisti nu-metal. Dopo la cavalcata thrash della title-track, il combo fa tappa ad un metaforico saloon per una partita a poker, in cui cala prontamente un autorevole tris d’assi: “Pride” risalta e si differenzia per il suo clima oscuro e per l’arrangiamento vagamente elettronico, lo speed-metalcore di “Fuck you” ospita la sempre gradita e devastante voce di Corey Taylor mentre “Reborn” (in cui imperversa la chitarra solista di Zakk Wylde) sembrerebbe inscenare una jam-session dei sogni tra Black Sabbath, Metallica e Alice In Chains. Una miccia brucia minacciosamente nella strofa della detonante “Explode”… tra il fumo e le macerie si fa largo “Save me”, altro (ottimo) pezzo debitore del grunge duro degli Alice In Chains di Layne Staley e Jerry Cantrell. La prosecuzione è affidata a “Cold blooded”, sanguigna, ritmata e palpitante, “Crawl”, la quale vive su interessanti cambi di tempo, improvvise accelerazioni attorno ad un atmosferico limbo centrale e alla singolare “Blink of an eye”, che (non a caso) fa insospettabilmente l’occhiolino al nu-metal più melodico, grazie ad un ritornello canticchiabile e alla presenza di effetti e voci filtrate. In vista della meta emergono i primi segni di stanchezza: “Blunt force trauma”, a dispetto di un titolo originale, risulta troppo generica (uno scarto dei Metallica meno ispirati?), mentre il southern-rock spruzzato di blues di “Moment of truth” non convince appieno… “Soul bleed” regala però una chiusura imprevista: le quattro anime metal (di nuovo accompagnati dall’amico Zakk Wylde) confezionano una ballata semi-acustica (con tanto di archi in sottofondo) a tratti quasi claptoniana, ideale tributo e rispettoso omaggio allo scomparso Layne Staley.
In conclusione, “New found power”, opera con cui due ex alfieri dei Pantera si rimettono audacemente in gioco, probabilmente fallisce nel titanico progetto di rivoluzionare questo metal inoltratosi nel nuovo millennio… ma mai fallimento potrebbe risultare più dolce: questa signora band, infatti, si dimostra abilissima ad innestare su una robusta base metal old-school, fatta di possenti mid-tempo, assoli wahmmy e doppia cassa, le melodie dolci-amare del grunge e le modernità del nu-metal, con una sapienza nella scelta delle dosi degna dei migliori chef… che il vero piano dei Damageplan non fosse dunque quello di mettere d’accordo tre (se non più) generazioni di amanti e ascoltatori di musica metal?
Silvio52
Voto: 7,5
TRACKLIST:

1. Wake Up
2. Breathing New Life
3. New Found Power
4. Pride
5. Fuck You
6. Reborn
7. Explode
8. Save Me
9. Cold Blooded
10. Crawl
11. Blink of an Eye
12. Blunt Force Trauma
13. Moment of Truth
14. Soul Bleed