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ASCENDANCY
Trivium. Segnatevi questo nome perchè ve lo ricorderete.
Il
loro esordio su major "Ascendancy" è infatti uno di quei debutti col botto come
non se ne vedevano da anni.
Formazione giovanissima formatasi ad Orlando
(Florida), è bastato loro un solo album - "Ember To Inferno" datato 2003 - per
farsi notare e convincere la Roadrunner a puntare forte su di loro: scommessa
rischiosa a priori, scommessa vinta dopo aver ascoltato "Ascendancy". Sempre
arduo e imprudente pronunciare la parola 'capolavoro', ma in questo caso è un
termine che calza assolutamente a pennello.
Fedeli al significato del proprio
nome, che in latino rappresenta l'incrocio tra tre scuole di insegnamento ossìa
grammatica, retorica e logica, anche in termini musicali i Trivium mischiano
fondamentalmente tre generi: il predominante elemento thrash metal derivante da
stilizzazioni tipiche di Metallica, Megadeth e Pantera viene amalgamato
ottimamente con staccate metalcore e penetrazioni tipiche dell'hardcore,
partorendo un suono potente, pulito ma soprattutto fresco, attuale ed
inconfondibile.
Sin dalla prima canzone "Rain", preceduta da un'atmosferica
intro "The End Of Everything" basata su chitarra acustica e pianoforte, emergono
le influenze più evidenti: i Metallica pre "Black Album" invadono il cuore e la
mente di Matt Heafy e soci, i quali non fanno assolutamente nulla per
nasconderlo ma, al contrario, inseriscono molti bridge che portano dentro di sè
tutta l'ammirazione per la leggendaria compagine di Los Angeles; l'introduzione
del dualismo vocale growl-melodico tipico del metalcore di ultima generazione
addizionato ad alcuni stacconi tendenti al moshcore ha già tratto in inganno
molti, accostando erroneamente il nome Trivium al genere citato pocanzi, ma la
verità è che i Trivium sono un gruppo thrash metal. Nel gioco delle definizioni,
si potrebbe osare Nu-thrash-metal-core se preferite. La sostanza non cambia. I
Trivium meritano.
L'essenza della loro musica è racchiusa in singoloni bomba
quali "Pull Harder On The Strings Of YOur Martyr" e "A Gunshot To The Head Of
Trepidation", ma ogni pezzo di questo disco meriterebbe una speciale citazione:
ogni traccia infatti è un capolavoro a sè stante che dona all'album
un'eccellente qualità palindroma. Oltre ai due singoli menzionati in precedenza,
non si può non segnalare gli altissimi standard raggiunti da vere e proprie
opere d'arte quali "Drowned And Torn Asunder", "Like Light To The Flies", "Dying
In Your Arms" e "The Deceived", le quali trascinano l'intero lavoro nella
metallara arca della gloria e facendo di "Ascendancy" uno dei migliori dischi
degli ultimi 10 anni di metal.
La perfezione non è di questo mondo, ma i
Trivium ce ne forniscono una ineccepibile imitazione. Album dell'anno.
Voto: 10
(Tempo)
Nell'oceano della musica nu metal sta prendendo forma, ormai
da qualche tempo, una nuova ondata di gruppi, caratterizzati da un ritorno a
sonorità metal tipiche dei gruppi anni 80-90. I Trivium conoscono bene la
formula per cavalcare quest'onda e, dopo aver fatto il loro take-off nel 2003
con l'album di debutto "Ember To Inferno", si ripropongono con questo nuovo
disco "Ascendancy" primo disco importante realizzato con Roadrunner
Records.
I Trivium sono un combo classico (voce, chitarra, basso e batteria)
originario di Orlando in Florida, quattro ragazzi amanti della musica metal e
trash metal di gruppi come Metallica, Testament, Slayer, Pantera, Megadeth, che
hanno influenzato nettamente le idee creative di questo gruppo. Ovviamente le
bands del calibro di quelle sopra citate possono influenzare un giovane gruppo
solo se quest'ultimo ha grandi doti tecniche che non lasciano spazio alla
banalità, come nel caso dei Trivium.
Il cd si apre con una intro "The End Of
Everything" realizzata con chitarra acustica e pianoforte, l'atmosfera di questa
intro contrasta nettamente con la seconda traccia che definisce chiaramente
quello che è lo stile della band. Strofe cantate in growl, batteria (che non
manca di utilizzare il doppio pedale) e basso cadenzati, mitragliate di riff e
abbondanti dosi di assoli di chitarra e fraseggi, ritornelli caratterizzati da
un cantato melodico e dalla seconda voce in growl; questa è fondamentalmente la
struttura portante della maggior parte dei brani come per il singolo "Pull
Harder On The String Of Your Martyr", "Drowned And Torn Asunder" caratterizzata
dall'altalenante rincorrersi di violenza sonora e melodia, "A Gunshot To The
Head Of Trepidation" ecc…
E' con la title-track "Ascendancy" e con "Dying In
Your Arms" che i Trivium rivelano la loro vena più emo-core. Il ritornello di
"Ascendancy" ricorda le melodie di alcune canzoni dei Taproot ma si tratta di un
paragone che che non è da estendere al resto del disco. "Dying In Your Arms" è
sicuramente la traccia più melodica e più facilmente apprezzabile, il fatto che
sia melodica non deve ingannare il lettore: si tratta comunque di un pezzo
veloce all'interno del quale non mancano urli intelligentemente inseriti e
assoli. Il fatto che un brano così sia solo un episodio all'interno del cd
,sebbene renda la canzone più preziosa, lascia un po' con l'amaro in bocca.
I
testi delle canzoni, tutti scritti dal cantante Matt, trattano argomenti
differenti come storie di abusi, depressione e suicidio ma anche la necessità
della libertà d'espressione e l'uguaglianza.
Nonostante la copertina non sia
delle più fantasiose, l'album non risulta banale anche se va a posizionarsi il
quella zona di limbo situata fra quello che è il nu metal e il metal e
probabilmente proprio per questa loro caratteristica potrebbe non piacere ai
"fondamentalisti" di entrambi i generi. Estendere i propri orizzonti musicali è
sempre un atto utile per permettere la comprensione delle evoluzioni che la
musica crea.
Voto: 6,5
1. The End Of Everything
2. Rain
3. Pull Harder On The Strings Of Your Martyr
4. Drowned And Torn Asunder
5. Ascendancy
6. A Gunshot To The Head Of Trepidation
7. Like Light To The Flies
8. Dying In Your Arms
9. The Deceived
10. Suffocating Sight
11. Departure
12. Declaration