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TEAM SLEEP
TEAM SLEEP
Finalmente ci siamo. Abbiamo atteso anni, quasi cinque, con un breve intermezzo costituito da "The Passportal", canzone incastonata nella colonna sonora di "Matrix Reloaded" (non a caso assieme a "Lucky You" targata Deftones) ma d'altronde si sa: meglio tardi che mai. La compagine Team Sleep è ora qualcosa di realmente concreto, il side-project di Chino Moreno ce l'ha fatta e stavolta non c'è ladroneria mediatica che tenga.
La band, formata come sapete dal frontman dei Deftones Chino Moreno (vocalist), DJ Crook ai piatti (turnables), Todd Wilkenson alla chitarra, Zack Hills alla batteria e Rick Verrett al basso, ci propone un ipnotico trip mentale viaggiando versi lidi sconfinanti nell'ambient-rock di più moderna accezione, impregnato di quella melodica elettronicità mista ad un'armonicità tipicamente noise che rende il sound una rarità difficilmente rintracciabile in altre parti del mainstream musicale.
La passione del carismatico leader di Sacramento per esperimenti di questo genere è nota già da anni, comprovata dagli episodi elettro-soft infilati timidamente nelle ultime produzioni con la sua band principale, con risultati però purtroppo contrastanti e spesso procacciatori di critiche da parte dei fans più estremi: in pratica episodi quali "Anniversary of an Uninteresting Event", "Lucky You" e "Teenager" non hanno mai totalmente ricevuto quei consensi tanto sperati, probabilmente più per causa dell'appunto deftoniano contesto sonoro circostante che per oggettiva qualità delle canzoni. Tutto ciò ha contribuito a convincere ancora di più il signor Camillo a sfogare la viscerale passione per la leggerezza elettronica in capo ai Team Sleep, momentaneamente accantonando l'idea (per alcuni esageratamente definibile "pazza") di ripetere simili esperimenti con la band principale.
La fisionomia dei Team Sleep è così sempre risultata chiara a tutti ab origine e lampanti esempi della loro precisa identità sonora sono ritrovabili in canzoni quali "Ataraxia", "Ever (Foreign Flag)" e "Your Skull Is Red", aberrando poi in ulteriori sperimentazioni nelle sperimentazioni come si parlasse di una immaginaria matrioska a forma di compact disc: "Blvd. Nights" propala la provenienza del vocalist, avvicinandosi molto alla classica ricetta dei Deftones più smussati (stilisticamente più simili ad idee avvicinabili a "RX Queen" et similia, per intenderci); "King Diamond" è intrisa di beat stretti parenti di ambienti più familiari all'hip-hop cantata in duetto con Mary Timony, presenza femminile la cui soavità vocale spadroneggia in "Tomb Of Liegia", traccia chetamente melodiosa con ridondanze etniche, ispirata con tutta probabilità al fervente estro creativo intriso nel quasi omonimo racconto firmato Edgar Allan Poe (il cui titolo originale presenta la parola "Ligeia" anzichè "Liegia", ne esiste anche una versione cinematografica datata 1965). Un'altra voce, questa volta maschile, fa capolino in altre quattro canzoni: si tratta di Rob Crow, militante dei Pinback, presente in "Princeton Review", "Our Ride to the Rectory", "Ever Since WW1" e "11/11". Vi sono anche tracce esclusivamente strumentali quali "Staring At The Queen", sulla falsa riga delle più recenti session firmate Linkin Park potendo però contare su un dj di gran lunga migliore del signor Hahn, e la predominante psichedelìa propria di "Live From The Stage".
Le attese non sono state tradite, il disco è esattamente come lo si aspettava: ipnotico, piacevole ed assuefante, divulgatore di quiete evitando inutili e fastidiosi affastellamenti stilistici; una colonna sonora ideale per la creazione di una calda atmosfera romantica in una notte invernale o per un trip mentale intimo e riflessivo, un sottofondo sublime che trova la migliore espressione in episodi quali "Ataraxia", "Blvd. Nights", "Our Ride To The Rectory" e "King Diamond".
Tutto ciò comunque non rende quest'album il capolavoro del 2005, anzi: è innegabile che a tratti possano sopraggiungere momenti eccessivamente cantilenanti con la purtroppo logica conseguente creazione di momenti di noia ridondante, soprattutto per quella fetta di ascoltatori il cui interesse al progetto Team Sleep deriva esclusivamente dall'amore artistico per Chino invece che da una reale predisposizione ed ammirazione per questo tipo di sonorità, il che porterà inevitabilmente un consistente numero di critiche o mezze bocciature da alcune frange di ascoltatori non propensi alla leggerezza d'animo.
Per questo motivo è d'obbligo marchiare il prodotto con una semplice ma adeguata precauzione per l'uso: prodotto non adatto a chi non è in grado di coglierne l'essenza sperimentale.
Tempo
Voto: 7-
TRACKLIST:

01.Ataraxia
02.Ever (Foreign Flag)
03.Your Skull Is Red
04.Princeton Review
05.Blvd. Nights
06.Delorian
07.Our Ride To The Rectory
08.Tomb Of Liegia
09.Elizabeth
10.Staring At The Queen
11.Ever Since WWI
12.King Diamond
13.Live From The Stage
14.Paris Arm
15.11-11