groovebox
Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
Per contattarci in diretta:
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
Groovebox
THROWDOWN
VENDETTA
"Prodotto da Zeuss (Hatebreed, Shadows Fall) ai suoi Planet Z Studios nel Massachusetts, Vendetta - che vede la partecipazione di Howard Jones (Killswitch Engage) e Sean Martin (Hatebreed) - è un leale disco di hardcore vecchia scuola"; questa la breve ma significativa presentazione utilizzata dalla Roadrunner per descrivere e promuovere il nuovo album di questi Throwdown, combo americano originario di Orange County (California) che si ripresenta al pubblico due anni dopo "Haymaker", precedente album il quale nel 2003, quando già l'hardcore/metalcore poneva le basi per un impensabile ed inaspettato aumento dell'interessamento di massa, richiamò l'attenzione per la sua brutalità effervescente e commerciale, facendo guadagnare alla band infiniti paragoni eccellenti tra cui soprattutto la definizione di "the next Pantera" conclamata dal famoso magazine americano 'Revolver'. Certamente un lussurioso eccesso per questi ragazzi, bravi quanto volete ma prima di nominare i Pantera sarebbe cosa buona e giusta sciaquarsi la bocca. Più volte se possibile. Ok, le influenze ci sono (innegabile) e i Throwdown dimostrano di aver studiato alla grande soprattutto due album di Phil Anselmo e compagni, cioè "Re-inventing The Steel" e "Deliverance", ma francamente non credo siano in possesso di maggiori capacità e qualità rispetto ad altre band del genere, primi su tutti gli Hatebreed, per cui prima di azzardare simili paragoni ergendoli a 'nuovi Pantera' bisognerebbe pensarci mille volte almeno. R.I.P. Dimebag.
Di questo nuovo lavoro balza subito all'occhio il dissacratorio ossimoro tra il concetto di "Vendetta" gridato dal titolo e le religiose mani giunte in preghiera (con inoltre l'immagine in evidente primo piano, sul retro del cartonato promozionale, di un crocifisso al collo del vocalist Dave Peters), quasi a voler implorare un simbolico perdono sotto la minaccia di una vendetta da compiersi in nome del concetto di indissolubile lealtà richiamato più volte nei testi, basati su valori di 'positive thinking, self-realization and fulfillment' (pensare positivo, auto-realizzazione ed appagamento nonchè devozione verso gli amici veri e profondo odio verso i nemici) strizzando più di un occhio al pensiero straight-edge; il background sonoro è prettamente poggiante sulla tipica struttura hardcore con alle spalle una produzione da mainstream di tutto rispetto, ma molte sono anche le influenze derivanti dal metal, e per questo sono molti coloro che non esitano ad infilare anche i Throwdown nel sempre più vasto (ed abusato) scenario metalcore, dove ormai tutto fa brodo. Esattamente come avvenuto ed avviene ancora tutt'oggi per l'altro eterogeneo (ed abusato) panorama nu-metal.
Frenetiche sessioni di batteria e growling/screaming ripetitivo e continuo rappresentano la caratteristica principale di queste sonorità, uno stile che per forza di cose lascia assai poco spazio a qualsiasi tentativo di creatività ma che non esclude comunque la ricerca di una continua evoluzione, cercando di implementare diverse influenze pur rimanendo fedeli alle classiche radici hardcore: questo è ciò che il gruppo californiano ha tentato di fare, riuscendoci ottimamente.
"Burn" è la canzone con più appeal commerciale, "Give My Life" il pezzo meglio riuscito, "Vendetta" e la breve "This is Where is Ends" gli episodi più devastanti, "Annihilation (N.W.D.)" la traccia più sperimentale (e più lunga) in quanto supportata da una ritmica molto contenuta, mentre "We Will Rise" potrebbe diventare l'emblematico inno di questa band; da segnalare inoltre, come riportato nell'incipit iniziale, le 'guest appearances' di Howard Jones (Killswitch Engage) in "The World Behind" e di Sean Martin (Hatebreed) in "Shut You Down".
Complessivamente circa quaranta minuti di musica decisamente buona ed assolutamente indicata ed adatta per tutti gli amanti dei pluricitati Hatebreed (provate e ve ne renderete conto) e relativi compagni di classe, sebbene il vocalist Dave preferisca comunque rivolgersi ad un audience più vasta dichiarando, forse alzando un pò troppo il tiro, "Everyone from Madball fans to Pantera and Slayer fans can get into it". Insomma, provare per credere!
Tempo
Voto: 6,5
TRACKLIST:

1.We Will Rise
2.Speak The Truth
3.Vendetta
4.Burn
5.Discipline
6.To Live Is To Sacrifice
7.Give My Life
8.The World Behind
9.Shut You Down
10.Annihilation (N.W.D.)
11.This Is Where It Ends