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BLINDSIDE
THE GREAT DEPRESSION
"We are the sons and daughters of a revolution / Revolutionaries walking us out of oppression / And into a no-law promised land / And this leaves us with a great sense of sadness / Growing inside our soul ...This, my friend, is the great depression". Questo il cappello introduttivo del nuovo album dei Blindside, veterani del Christian-rock svedese arrivati quest'anno a festeggiare la propria decennale carriera; la torta preparata per l'occasione annovera tra gli ingredienti principali le rimasterizzazioni degli album passati, "Blindside" (1997) e "A Thought Crushed My Mind" (2000), e l'introspettivo dvd "Ten Years Running Blind": mancava quindi solo la candelina (o, se preferite, la ciliegina) sulla torta ed ecco così arrivare puntuale "The Great Depression", anche se il titolo per niente goliardico e l’artwork da gangster anni ’20 (a me personalmente ricorda un artwork spesso e volentieri associati a dischi jazz) non si addicono granchè alla brilla atmosfera del virtuale party celebrativo.
Li avevamo lasciati un anno fa con il godibile ed apprezzabile "About A Burning Fire" sotto l'egida della 3 Points Records (sussidiaria della Elektra), li ritroviamo oggi con una label diversa, quella DRT Entertainment la quale, oltre ad essersi occupata di pubblicare le rimasterizzazioni di cui sopra, pubblicò a suo tempo l’album di debutto; di diverso vi è anche il produttore, non più Howard Benson bensì Lasse Martin, in barba alla regola “squadra che vince non si cambia”.
Come già si potrebbe evincere dal titolo e dalla spoken title-track d’apertura (un pò alla Doors se vogliamo), la band ha deciso di mettere a nudo il proprio lato più oscuro, nel quale il cantante Christian Lindskog prende spunto dalle recenti e preziose esperienze personali che l’hanno visto avventurarsi (assieme alla moglie) in qualità di missionario nelle zone povere dell’Africa; un’esperienza indubbiamente formativa la quale inevitabilmente ha donato al frontman una nuova visione della vita, facendolo inoltre soffrire di una lieve forma di depressione dovuta al triste ‘spettacolo’ della sofferenza umana. “The Great Depression” concettualmente nasce da qui.
Musicalmente parlando invece, i Blindside ripartono, come nella precedente occasione, precisamente dal punto in cui si erano fermati, mostrando una coerenza evolutiva sempre più rara: la ricetta è sempre la stessa, rock melodico venato da screaming saltuari e riff equilibratamente appesantiti da un animo a metà tra l’hardcore ed il metal, il tutto sapientemente smussato e condito da diverse influenze ed ispirazioni, strizzando l’occhiolino qua e là: “This Is A Heart Attack” riprende (alla lontana) i White Stripes, “Ask Me Now” presenta una evidentissima ispirazione Muse/Radiohead al pari di “City Lights”, “Yemkela” si incattivisce ai livelli dei più recenti Lostprophets ‘godzilliani’; da segnalare inoltre le emozionali “My Alibi” e “This Time”. Di tutto un po’ insomma. Più o meno come in “About A Burning Fire”.
I pezzi migliori a mio avviso sono il primo singolo “Fell In Love With The Game”, “Yemkela” e “We Are To Follow”, ovvero (non a caso?) i pezzi più inconfutabilmente costruiti con concezione di rock puro ed energico; una struttura portante utilizzata più che altro nell’album precedente, certamente più godibile e di facile accesso rispetto a quest’ultima creazione la quale indubbiamente risulta essere una produzione più ‘intellettuale’, quasi di nicchia, ed oggettivamente di qualità inferiore.
In conclusione quindi un album a mio avviso con più ombre che luci, cadendo spesso in evitabili (talvolta tedianti) dilungazioni rendendo così più difficile l’ascolto continuo e lineare;  sinceramente mi attendevo un prodotto leggermente migliore, ma nessuno può comunque mettere in dubbio le capacità strumentali e le qualità personali (nonché morali) di questi ‘ragazzi’ di Stoccolma.
Tempo
Voto: 5
TRACKLIST:

1. The Great Depression
2. This Is A Heart Attack
3. Ask Me Now
4. We're All Going To Die
5. Yemkela
6. Put Back The Stars
7. Fell In Love The Game
8. City Lights
9. We Are To Follow
10. You Must Be Bleeding Under Your Eyelids
11. My Alibi
12. Come To Rest
13. This Time
14. When I Remember