groovebox
Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
Per contattarci in diretta:
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
Groovebox
LINEA 77
AVAILABLE FOR PROPAGANDA
Il treno del successo passa una volta sola: nel caso dei Linea 77, lo sfuggevole consenso del pubblico ha preso le fattezze di un autobus analogamente numerato, una corriera dall’insolito tragitto, che, partita da Torino, ha effettuato la prima fermata in Inghilterra, poi ha riportato il quintetto in patria, per poi far compiere ai propri passeggeri il viaggio più lungo, al di là dell’oceano, attraverso gli agognati States, fino all’assolata Los Angeles…
Il quarto album dei Linea 77 (uscito come di consueto per l’etichetta inglese Earache) si intitola “Available for propaganda” ed è stato registrato nella Città degli Angeli (presso i Paramount Studios) sotto la direzione e produzione di Dave Dominguez – già collaboratore di Powerman 5000, Adema, Papa Roach e Staind –: un sogno che si avvera e che ripaga impegno e sacrifici per la band torinese, un bello spot per la musica italiana più underground ed una parabola che può fungere da stimolo per i giovani gruppi di belle speranze disseminati per la nostra ridente Penisola…
Quarantacinque minuti di musica per dodici brani dall’alterno appeal: pezzi persuasivi come ‘I tought everything was alright’ (ben cadenzata ed incalzante), ‘Lost in a videogame’ (gran ritmo, spruzzi helmettiani e spore elettroniche), ‘A.D.H.D.’ (che suona diversa anche grazie ad un paio di giri di chitarra definibili funky e “alla John Frusciante”) e “To protect and serve” (effettata ed inzuppata di evocazioni noise-hardcore vagamente alla Earthtone9), infatti, fanno miserandamente il paio con episodi evitabili come il tremendo “Inno all’odio”, senza dubbio la peggiore song in italiano proposta dai Linea 77 (agghiacciante il suono delle voci – sembrano i Velvet – e parte delle liriche), il dozzinale e ritrito nu-metal di “Therapia” od anche la discutibile e già sentita “Evoluzione” (primo singolo e seconda cantata in italiano).
Al di fuori degli alti e bassi di cui sopra, vi è poi un ampio limbo di canzoni non deprecabili ma comunque insapori o non molto incisive: si va dalla poco inquadrabile “Rotten mouth & broken arms” (pop, punk, indie, System Of A Down, di tutto un po’), forse la migliore tra le “seconde linee”, alla punkeggiante “Sleepless”, da “Charon” (retta da un poderoso riffone di chitarra ma penalizzata da un ritornello scialbo) alla schizzata e battente “Fist” e all’aggressività urlata di “Squeal”.
L’esito del sogno americano dei Linea 77 si materializza in un album discreto, forse un po’ sotto le aspettative; la produzione di Dave Dominguez si mostra poco decisiva: il suono di insieme dell’italico team non viene snaturato (i pochi sample buttati qua e là non scombussolano granchè), muta ben poco rispetto al passato e proprio per questo risulta spesso ripetitivo e ridondante; inoltre in più di un caso le peculiari vocals di Emo e Nitto appaiono deboli e troppo linde e similari… per contro è d’obbligo sottolineare l’indubbia valorizzazione del drumming del batterista Tozzo.
Un’occasione d’oro sfruttata, dunque, solo a metà? Quando si parla di Linea 77 – da sempre sospesi tra melodia e rumore, tra crossover e “core”, tra sound esterofilo e sound italiano, tra “alternative” e “mainstream” – simili “mezze misure” non possono meravigliare…
Silvio52
Voto: 6,5
TRACKLIST:

1. Fist
2. I Tought Everything Was Alright
3. Inno All’Odio
4. Charon
5. Sleepless
6. Evoluzione
7. Lost In A Videogame
8. Rotten Mouth & Broken Arms
9. Squeal
10. A.D.H.D.
11. Therapia
12. To Protect And Serve