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CHILDREN OF BODOM
ARE YOU DEAD YET?
Per la serie “open minds will dominate”, cioè la presentazione di dischi fuori (ma non troppo) dall’ambito Groovebox, l’album del quale ho deciso di parlare in questa occasione è il nuovo prodotto targato Children Of Bodom: il quintetto finlandese ritorna sulle scene dopo due anni, ripresentando il loro tipico mix di death scandinavo + thrash + heavy unitamente alla gelida e melodica atmosfera incontaminata della loro natal patria in un nuovo album denominato “Are You Dead Yet?”, abbandonando di fatto alcune (molte?) intrusioni nei territori di matrice Power in funzione di una più compatta linearità cadenzata, mantenendo comunque la stessa teatrale rabbia incondizionata sempre presente sin dall’esordio avvenuto nel 1997.
Accattivanti tastiere in background disegnano sopraffine trame melodiche, venendo però spesso sovrastate da una maggior prevalenza di riff duri ed inflessibili, martellanti esattamente come vuole la tradizione (e traduzione) di quel termine ‘thrash’, sempre confuso per assonanza a quell’altro termine, ‘trash’, al cui utilizzo (per indicare le medesime sonorità) in molti si sono ormai quasi rassegnati; le prepotenti distorsioni dei chirurgici giri di basso tengono pregevolmente testa alle massicce sollecitazioni derivanti da cambi di tempo allucinati ed allucinanti, dando ancora una volta dimostrazione – qualora ce ne fosse bisogno – che i bambini di Bodom sono in possesso di doti tecniche di alto livello. La classe non è acqua, recita il detto. Anche se in questo caso siamo vicini ad un lago. (Per chi non cogliesse l’allusione, ricordo che il nome della band si riferisce ad un omicidio avvenuto nei pressi del lago Bodom, vicino al quale i componenti sono nati e cresciuti).
La lancinante voce del ‘wildchild’ Alexi Lahio appare sovente nascosta in alcuni tratti, ma riesce ugualmente a dar massimo sfogo ad un songwriting molto ben curato ed aggressivo nonché ragionatamente introspettivo, sicuramente migliore dei più recenti predecessori: in riassuntive parole povere quest’album ha tutte le carte in regola per sfondare ancora una volta, ogni cosa è messa al posto giusto al momento giusto. Anzi non tutto: la grafica del booklet infatti lascia un po’ perplessi, nascondendosi dietro discutibili (poche) immagini ad effetto zigrinato in un tripudio giallo-verde che poco altro ha da offrire a livello di catalizzazione dell’interesse, non avendo anch’esso testi, pensieri, immagini speciali e quant’altro possa catturare l’attenzione dei “feticisti” appassionati di booklets.
Ultima nota: per favore non dite che vi sono elementi nu-metal o metalcore in quest’album, altrimenti vi consiglio di schiarirvi meglio le idee.
Highlights: “Living Dead Beat”, “Are You Dead Yet?”, “In Your Face”, “Next In Line, “Trashed, Lost & Strungout”.
Tempo
Voto: 7,5
TRACKLIST:

01. Living Dead Beat
02. Are You Dead Yet?
03. If You Want Peace…Prepare For War
04. Punch Me I Bleed
05. In Your Face
06. Next In Line
07. Bastards Of Bodom
08. Trashed, Lost & Strungout
09. We’re Not Gonna Fall