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RED HOT CHILI PEPPERS
STADIUM ARCADIUM
Doppia razione di peperoncino per il nono studio-album dei Red Hot Chili Peppers: “Stadium arcadium” è infatti formato da due cd – astrologicamente denominati “Jupiter” e “Mars” – contenenti 14 tracce l’uno, per un totale di 28 canzoni e più di due ore di musica… numeri da capogiro per un pubblico abituato a dischi della durata di 40 minuti circa rilasciati da gruppi sbucati fuori l’altroieri… ma per una band abitualmente avvezza a quantificare il proprio ventennale quanto sempreverde successo in termini milioni di copie vendute simili eccessi sono all’ordine del giorno.
L’incipit dell’imponente impresa dei R.H.C.P. si ricollega al precedente “By the way”: il personaggio femminile di Dani proviene direttamente della title-track dell’LP del 2002 e diviene protagonista di “Dani California”, brano graziato da un divertente videoclip che vede i quattro Peppers impegnati in un ideale “viaggio nel tempo musicale” in cui interpretano musicisti che hanno caratterizzato i rispettivi decenni, da Elvis ai Sex Pistols, dagli Stooges di Iggy Pop ai Misfits, dai Mötley Crüe fino ai Nirvana. È interessante notare come questo viaggio prosegua anche musicalmente nel corso di “Stadium arcadium” e di “Mars” in particolare: Beatles (“Desecration smile”), Led Zeppelin (“Readymade”), The Clash (“Make you feel better”), Police (“Animal bar”) e Santana (“We believe”) sono alcuni degli hall-of-famers salutati con sfacciata riverenza dai Peter Pan di Los Angeles. Ma “Stadium arcadium” rappresenta anche un viaggio tra i generi e gli stili musicali: abbiamo sì il rock (“Torture me”, “Turn it again”) e non può mancare ovviamente il pane quotidiano della prima ora, cioè il funky (e tutto sommato i pezzi più piacenti sono ancora quelli affiliabili al classico “red hot style”, come “Charlie”, “Warlocks”, “21st century”, “Hump de bump” e “Storm in a teacup”), ma c’è tempo e spazio anche per il post-punk revival (“So much I”), per il pop sperimentale (“Hard to concentrate”), per il blues (“Wet sand”), per il jazz-soul (“Hey”), per il modern-western (“C’mon girl”) e per il pop-folk (“Snow”). Poi ovviamente non possono mancare le ballatone da accendino, che sono divenute il sigillo di garanzia dei Red Hot Chili Peppers a decorrere da quella macchina da hit-single che è stata “Californication”: “Stadium arcadium”, il brano che dà il titolo all’intero lavoro, diventa il nuovo prototipo finale della rock song lenta, melodica e “chic”. Ma non basta: ugualmente pregiata è la suadente “She’s only 18” (riferimento alla giovanissima fiancée del rubacuori Anthony Kiedis?) ma pure “Slow cheetah” – semi-unplugged con un ritornello al bacio –, la struggente “Strip my mind”, la pura e pacatissima “If”, “Death of a Martian” – l’ode al cane di Flea passato a miglior vita durante le registrazioni del disco – ed infine “She looks to me”, che pure include una chitarra alla Stone Temple Pilots. E ci sarebbe ancora tanto da raccontare di “Stadium arcadium”: ad esempio c’è “Especially in Michigan” (a proposito di viaggi, dopo l’afosa California si passa nel midwest dei Grandi Laghi…), uno dei momenti migliori di tutta la partita, anche grazie alla chitarra solista di Omar Rodriguez dei Mars Volta, è c’è il secondo singolo “Tell me baby”, che – con una strofa riempita dal rap rotondo e schioccante di Anthony e dal basso slappato ad hoc da Flea ed un ritornello tornito dalle armonie della sei corde di Frusciante e dal drumming ordinato di Chad Smith – costituisce forse la summa definitiva dei “Chilis” odierni.
Energia, classe, estro e freschezza sono caratteristiche confermate anche in “Stadium arcadium”; il finale del video di “Dani California” è emblematico: l’ultima leggenda impersonata da Anthony, Flea, John e Chad sono… nient’altro che se stessi! Sì, perché se c’è una band che ha scritto prima la storia del crossover, poi quella del rock ed infine quella della Musica… questi sono proprio i leggendari Red Hot Chili Peppers.
Silvio52
Voto: 7,5
TRACKLIST:

Jupiter
1. Dani California
2. Snow ((Hey Oh))
3. Charlie
4. Stadium Arcadium
5. Hump De Bump
6. She's Only 18
7. Slow Cheetah
8. Torture Me
9. Strip My Mind
10. Especially In Michigan
11. Warlocks
12. C'mon Girl
13. Wet Sand
14. Hey

Mars
1. Desecration Smile
2. Tell Me Baby
3. Hard To Concentrate
4. 21st Century
5. She Looks To Me
6. Readymade
7. If
8. Make You Feel Better
9. Animal Bar
10. So Much I
11. Storm In A Teacup
12. We Believe
13. Turn It Again
14. Death Of A Martian