groovebox
Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
Per contattarci in diretta:
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
Groovebox
MNEMIC
PASSENGER
Evidentemente per gli Mnemic tre è il numero perfetto.
Tre, come i cantanti sin qui entrati a far parte della band; tre, come gli anni di distanza tra il nuovo album "Passenger" ed il suo diretto predecessore; tre, come i dischi fin qui elucubrati e pubblicati dalla compagine scandinava.
Dopo Michael Bøgballe, voce dei primi due lavori ("Mechanical Spin Phenomena" del 2003 e "The Audio Injected Soul" del 2004) e Tony Jelencovich, vocalist interinale assoldato per portare avanti un tour di supporto ai Meshuggah, è ora il turno del francese Guillaume Bideau, le cui prestazioni canore vengono incise sul terzo album di studio "Passenger", uno dei lavori più anticipati della storia recente in quanto apparso sul web mesi e mesi prima della data di pubblicazione prevista.
Dopo il botto dell'ottimo "Mechanical Spin Phenomena" ed il parziale sbandamento del suo discusso successore "The Audio Injected Soul", gli Mnemic sono chiamati al test forse decisivo: i paragoni da elencare sono sempre i soliti, inflazionando ulteriormente 'mostri' del calibro di Fear Factory, Strapping Young Lad e Meshuggah ma evidenti sono anche richiami a In Flames e Soilwork con l'aggiunta, in quantità minore, di reminiscenze inclini a Mudvayne e Spineshank. Ma c'è qualcosa che non va.
Nonostante una produzione a cura di Christian Olde Wolbers (Fear Factory) e Tue Madsen (The Haunted, Himsa), ed una qualità audio ineccepibile, l'opus non convince: i brani si presentano confusi e confusionari, dominati da eccessive forzature che minano persistentemente la credibilità e la solidità della tracklist. 
Troppe volte l'impressione è quella di un'accozzaglia di elementi senza uno scopo mirato o una collocazione precisa, come se le idee ci fossero ma non si sapesse bene come utilizzarle ed elaborarle: eppure Guillaume Bideau, maggiormente sotto esame rispetto ai compagni in quanto neo-acquisto, la sua parte la svolge bene offrendo una prova di tutto rispetto e dividendosi con estrema padronanza tra segmenti melodici e tratti più aggressivi e potenti, figurando come se suonasse con gli Mnemic da una vita. Tuttavia ciò non può evidentemente sopperire ad una scaletta purtroppo scevra di assi nella manica, dove si fa sentire più che mai la mancanza di due-tre brani che possano catalizzare l'attenzione trascinando il resto del disco nella propria scìa vincente.
Nel complesso "Passenger" come detto in precedenza non convince, peccando in più punti ora di superficialità ora di disorganizzazione senza però fortunatamente cadere nel baratro e rosicchiando così una quasi-sufficienza poichè sufficienza piena onestamente non può essere. Sad but true.
Tempo
Voto: 5,5
TRACKLIST:

1. Humanaut
2. In The Nothingness Black
3. Meaningless
4. Psykorgasm (feat. Shane Embury & Jeff Walker)
5. Pigfuck
6. In Control
7. Electric Id Hypocrisy
8. Stuck Here
9. What's Left
10. Shape Of The Formless
11. The Eye On Your Back