groovebox
Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
Per contattarci in diretta:
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
Groovebox
KORN
UNPLUGGED MTV
Che cosa hanno in comune i Korn con Bob Dylan, Alanis Morissette, Neil Young, Kiss, Alice In Chains, Nirvana, Eric Clapton e Bruce Springsteen? Semplice: lo scorso 9 dicembre i Korn sono entrati a far parte della lista d’oro dei protagonisti di “MTV Unplugged” – lo storico ed insigne programma di esibizioni acustiche trasmesso dalla “music television” per definizione – ed esattamente come gli illustrissimi colleghi citati, pubblicano ora su cd l’esito di tale performance.
Si stacca la spina, si accendono le telecamere degli studi newyorkesi di MTV ed i Korn si scoprono trio: metabolizzata da tempo la “diaspora” di Head, bisogna adesso fare i conti anche con la pausa sabbatica dello stanco David Silveria. Rimangono Jonathan Davis, Munky e Fieldy, anomala triade a cui fanno compagnia personaggi vecchi e nuovi, volti famosi e volti celati dietro maschere. C’è il secondo chitarrista Rob Patterson, il turnista ex OTEP ormai di casa. Nella vecchia fattoria ci sono i tre fidi “musi di animale” conosciuti durante il tour di “See you on the other side”: il cavallo pianista Zac Baird, il coniglio corista Kalen Musmecci ed il maiale percussionista Michael Jochum. Ci sono Amy Lee degli Evanescence ed i Cure quasi al completo, ospiti d’onore ai margini di una selva di musicisti aggiunti: un paio di suonatori di trombone, altri due fiati, una nutrita sezione d’archi e chi più ne ha più ne metta.
Il lungo elenco di orchestrali coinvolti suggerisce come i Korn abbiano voluto fare le cose in grande. Al bando la parola “semplicità”, gli arrangiamenti allestiti risultano pomposi ed altisonanti, alla faccia del luogo comune che vorrebbe “acustico” come sinonimo di essenzialità.
L’attacco di “Blind” è il primo motivo di stupore della serata: il classico inno korniano viene stravolto ed intinto in un guazzetto latinoamericano (!), con un Munky che si atteggia a mariachi! Le esclamazioni di sbalordimento vengono zittite dalla più consona “Hollow life”, brano spesso sottostimato che invece si presta benissimo all’interpretazione soft. Il gioco dell’unplugged si fa duro nel caso di canzoni piuttosto “heavy” in origine: la partita è vinta con “Freak on a leash”, ammorbidita con l’aiuto della brava Miss Lee, mentre viene purtroppo persa con le inadatte “Twisted transistor” e “Got the life”, scelte infelici di scaletta a cui si tenta di porre rimedio con sonorità di pianoforte, viole e violoncelli. Sbagliando si impara e la prestazione dei Korn si rinvigorisce con una versione quasi onirica di “Falling away from me” (in cui, tra campanelli e percussioni, si distingue il singolare suono dell’armonica di vetro, strumento d’altri tempi inventato da Benjamin Franklin, quello del parafulmine), con una ritmica ed animosa “Love song” ed una sentitissima cover di “Creep” dei Radiohead. Il gran finale dello spettacolo è affidato all’esotico concerto per archi e sega (sì, proprio l’utensile!) allestito per “Coming undone”, dal fantasmagorico intervento operato da Robert Smith e soci su “Make me bad” (ne esce un mash up con “In between days”) e dalla suggestiva sarabanda di tamburi tradizionali giapponesi (chiamati taiko) nella conclusiva “Throw me away”.
I Korn pertanto rinunciano all’elettricità ma non alla grandiosità palpabile che contraddistingue la loro prospettiva della musica: nonostante “Unplugged MTV” si riveli un disco a corrente alternata, un saliscendi cacofonico tra momenti memorabili, episodi nella norma e qualche scivolone, la positività ed il valore sperimentale dell’esperienza sono fuori discussione. Da ascoltare e da vedere.
Silvio52
Voto: 7
TRACKLIST:

1. Blind
2. Hollow Life
3. Freak On A Leash
4. Falling Away From Me
5. Creep
6. Love Song
7. Twisted Transistor
8. Got The Life
9. Coming Undone
10. Make Me Bad/In Between Days
11. Throw Me Away