Dopo un paio di anni vissuti in maniera abbastanza turbolenta a causa dell'abbandono da parte del chitarrista Shawn Keith e del batterista Eric Ramsier e di una causa minacciata da un'altra band utilizzante lo stesso moniker, tornano i The Calico System con il terzo LP in carriera intitolato "Outside Are The Vultures".
La band fa subito capire di aver lasciato da parte le tentazioni più inclini all'emo per avvicinarsi invece a sonorità accostabili al metalcore più aggressivo, dando maggior spazio a ritmiche abrasive e sprazzi di post-hardcore intervallati solo saltuariamente da breakdowns melodici, sfoggiando segmenti clean che non faticano a ricordare i 36 Crazyfists.
Le parti più taglienti seguono la pista tracciata da gente come Norma Jean, The Chariot e Demon Hunter, facendo emergere inoltre ammirazione per gente come Poison The Well, Unearth, Converge ed appunto 36 Crazyfists; dopo l'intro di "Vultures", "The Rising Tide" indica immediatamente la direzione che sarà seguita dalla tracklist nella sua mezz'ora scarsa di durata, mostrando il meglio in "Lick The Sun", "Gasoline" e "Molotov Cocktail Fireflies".
Il disco scorre via velocemente pur attraversando parti in cui la ridondanza e ripetitività della struttura si rende abbastanza evidente: questo non va comunque a scalfire la padronanza con cui la formazione di St. Louis gestisce l'andamento, riprendendosi rapidamente dai momenti meno esaltanti grazie a brani tutto sommato più che discreti, rendendo "Outside Are The Vultures" un lavoro la cui qualità si assesta su livelli buoni, forte inoltre di alcuni elementi che aiutano i The Calico system a diversificarsi quanto basta dalla miriade di surrogati proposti dalla scena.