Solitamente quando una band italiana decide di lasciare da parte la propria lingua madre, la prima (e unica) scelta è l'inglese. I Twitched invece puntano sullo 'spanglish', termine utilizzato per indicare una commistione tra idiomi inglesi e ispanici: questa scelta deriva dalla presenza di un vocalist di origine venezuelana donando automaticamente  un tocco di diversità alla proposta sonora di questo combo di origine prevalentemente piemontese.
Immaginatevi un incrocio tra i Sepultura e i Fear Factory interpretati in chiave nu-metal con accorgimenti alla Puya e un retrogusto thrash ed avrete grosso modo il sound dei Twitched: non mancano naturalmente inserimenti latineggianti concentrati soprattutto in ""ValeTudo", con un bel fraseggio sudamericano di chitarra accompagnato da percussioni in background.
Ritmiche potenti, suono intenso e vocalizzi versatili che ondeggiano tra parti urlate, cantate e rappate: i Twitched colpiscono da subito grazie ad una formula immediata e coinvolgente che gioca molto su violente passioni cibernetiche unite a chitarre ruvide e prepotenti, incalzando linee vocali spesso irruenti.
Buoni gli arrangiamenti e la qualità di registrazione, "Psyche.Riot.Madness.Violence" è un esordio certamente interessante per un progetto al quale non mancano personalità e potenziale per crearsi un buon futuro.