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SONIC SYNDICATE
ONLY INHUMAN
E' chiaro ormai che il mondo metalcore sia rimasto orfano degli Atreyu, un abbandono confermato dalla band di Orange County con il proprio ultimo lavoro: si apre così la corsa alla successione per il posto lasciato libero da Alex Varkatzas e soci, un posto al quale i Sonic Syndicate puntano palesemente.
Il gruppo è capeggiato da tre fratelli Sjunnesson: Richard al microfono, Roger e Robin alle chitarre. A loro si aggiungono poi Roland Johansson (anch'egli cantante), Karin Axelsson (una signorina bassista dall'aspetto decisamente affascinante) e John Bengtsson (batterista).
Facile dai cognomi indovinare la terra di provenienza: nati e cresciuti in Svezia, i sei componenti si formano con le ovvie influenze Death Metal come sappiamo pane quotidiano di quelle fredde terre nordiche; è il 2002 quando il nucleo si forma sotto il nome di Fallen Angels poi trasformato in Sonic Syndicate, moniker col quale hanno già firmato un album, "Eden Fire" del 2005.
La formula dei Sonic Syndicate è abbastanza semplice da spiegare: prendete i refrain melodici degli Atreyu di qualche anno fa mescolati ai Killswitch Engage, aggiungete strofe in screaming a metà tra In Flames e Soilwork con ruffianate vicine ai Bullet For My Valentine, valorizzate la struttura delle canzoni inserendo giri classici del Death e dell'Heavy condendo il tutto con trame elettroniche inclini agli Still Remains con rimandi ai Dark Tranquillity ed avrete il sound che permea questo "Only Inhuman". Molti insegnamenti ed ispirazioni trattate però senza eccessivi approfondimenti.
Il risultato è una formula tanto accattivante quanto facilmente accostabile alla marea di pubblicazioni che già invadono questo panorama: e quindi come possono ambire i Sonic Syndicate a farsi largo nella marmaglia? Semplice. Lo fanno meglio di molti altri. D'altronde non si vince per puro caso un contest indetto dalla Nuclear Blast con in palio un contratto discografico.
"Only Inhuman" è infatti un concentrato di canzoni molto ben scritte, accattivanti, coinvolgenti: tutto certamente prevedibile in più punti con alcuni clichè ripetuti, ma ciò non toglie che l'album sia eccezionalmente godibile e molto piacevole da ascoltare. "Aftermath" si presenta come la miglior canzone di un lotto che offre inoltre una pseudo pop-ballad come "Enclave" e una dimenticabile cover di "All About Us" delle T.A.T.U., episodi che esulano temporaneamente dall'omogeneo complesso che caratterizza una tracklist perlopiù costruita sul binomio strofa urlata-ritornello melodico e venature elettroniche stuzzicanti ma non particolarmente ricercate.
Non faranno parlare di sè per particolari innovazioni musicali, ma di certo i Sonic Syndicate hanno le carte in regola per diventare una delle periodiche "new sensation" del ciclico fashion-metalcore.
Tempo

TRACKLIST:

1. Aftermath
2. Blue Eyed Fiend
3. Psychic Suicide
4. Double Agent 616
5. Enclave
6. Denied
7. Callous
8. Only Inhuman
9. All About Us
10. Unknown Entity
11. Flashback