Urlano, puntano, sparano... ma ce la faranno a copire il bersaglio?
D'accordo, gioco di parole quantomai scontato, ma questa in un certo senso è la comune opinione sul nuovo atteso lavoro dei Bullet For My Valentine, certamente attorniato da enormi aspettative dopo il botto realizzato dal precedente "The Poison".
Al contrario di quanto fatto dai Trivium, i gallesi non rinunciano ai passaggi in growl utilizzandoli comunque in quantità decisamente minore rispetto al passato: "Scream Aim Fire" si presenta come un lavoro più variegato ed aperto a più soluzioni rispetto a "The Poison", alternando segmenti di puro thrash metal che paga tributo a Slayer e Metallica ("Scream Aim Fire", "Eye Of The Storm" ed una "Waking The Demon" semi-plagiata ai Trivium) che si scontrano a momenti forse eccessivamente melodici dove trovano spazio affinità a metà tra l'emo più strappalacrime (nonchè noioso) e l'hair-metal anni '80 ("Hearts Burst Into Fire", "Say Goodnight").
Il resto del disco veleggia comunque su stilemi tipicamente Bullet For My Valentine con l'accoppiata screaming/clean che tanto successo ha portato alla band gallese; stavolta però i pezzi risultano più snelli e veloci senza quella carica emozionale (rafforzata anche dai testi) che caratterizzava "The Poison" nella sua interezza, risultando forse meno coinvolgenti e soprattutto meno accattivanti.
"Scream Aim Fire" è quindi un album che si assesta su livelli di sufficienza piena ma che non riesce a colpire e a convincere, indebolito ulteriormente dall'impietoso confronto con l'ottimo predecessore.