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PAIN
CYNIC PARADISE

Che Peter Tägtgren possa vantarsi di aver creato qualcosa relativamente nuovo con i Pain (pur con tutte le palesi influenze del caso) è un dato di fatto. Ottimi album uno dopo l'altro, qualità compositiva fluida e di alto livello, creatività spumeggiante, idee chiare e ben realizzate. Ma a volte, specchiarsi in sè stessi può diventare tautologico.
A voler essere pignoli, a priori si potrebbe definire "Cynic Paradise" un disco tutt'altro che necessario, visto che "Psalms Of Extinction" - release precedente - è vecchio solamente di circa un anno e mezzo. Ma le storie di Pain ed Hypocrisy (tra gli altri) ci insegnano che questo per il signor Peter è nient'altro che normale amministrazione. E così i Pain arrivano al sesto album in dodici anni di carriera.
"Cynic Paradise" è tutt'altro che necessario per altri motivi: in primis, non presenta nulla di nuovo. Nulla di nulla. La formula industrial mischiata a riffoni metal e melodie ruffianamente pop viene riproposta nuovamente, il trademark dei Pain non è cambiato di una virgola. Non c'è molto altro da dire. Meglio così? Peccato? Ad ognuno la propria sentenza.
La formula tuttavia è ancora una volta vincente, difficile sbagliare. Soprattutto se ti chiami Peter Tägtgren e puoi vantarti di non aver mai perso colpi qualunque cosa tu abbia fatto in campo musicale. E i pezzi sono belli, come al solito.
Alcuni - come ad esempio "I’m Going In", "Have A Drink On Me" (Rammstein docet), "Follow Me" e "Feed Us" (entrambe con la bellissima voce di Anette Olzon dei Nightwish), "Live Fast - Die Young" - sono addirittura annoverabili tra le migliori composizioni firmate Tägtgren e nel complesso "Cynic Paradise" si rivela certamente un lavoro buono che scorre via liscio e soddisfacente, con una costanza qualitativa che è ormai normale routine per il mastermind svedese. Chiaro, non ci troviamo al cospetto del miglior album in carriera, ma nella collezione discografica questo platter fa la sua figura.
"Cynic Paradise" dunque c'è, e va bene così. Ma nessuno ne avrebbe in ogni caso sentito la mancanza. Eccesso di cinismo?

Tempo

TRACKLIST:

01. I'm Going In
02. Monkey Business
03. Follow Me
04. Have a Drink On Me
05. Don't Care
06. Reach Out (And Regret)
07. Generation X
08. No One Knows
09. Live Fast - Die Young
10. Not Your Kind
11. Feed Us