Li avevamo lasciati qualche anno fa con il dignitoso “Enemy of God”, riecco ora i Kreator nuovamente in pista con l’ennesima fatica discografica della loro prolifica e lunga carriera.
“Hordes of Chaos”- questo il titolo dell’album - non si discosta da quello che è il trademark della band teutonica, ovvero un thrash metal di buona fattura, dai ritmi sostenuti e con qualche spiraglio melodico qua e là per rendere i brani più scorrevoli. Quindi, detto chiaramente, si parla di puro e semplice thrash di scuola Bay-Area, modernizzato, o meglio attualizzato, solo dal punto di vista della produzione e della qualità sonora.
Manifesto di quanto si è detto fino ad ora ne è l’opener/title-track “Hordes of chaos”, che si apre sulle note di un'intro dal coinvolgimento molto epico per poi scaturire in un riff colmo di rabbia (e molto alla “Blackened”!), tornando in conclusione verso il tema iniziale.
La prima cosa che mi viene in mente, dopo aver ascoltato il disco per intero, è che i Kreator siano nuovamente tornati al top della forma: i pezzi sono tutti molto validi e nulla è lasciato al caso, non ci sono i classici brani “riempitivi” e le composizioni sono un mix ben calibrato di potenza/velocità/melodia: Metallica, Slayer, Iron Maiden sono tutti qui presenti in questo disco (rispettivamente nelle dosi di 30/60/10 %), ma non bisogna parlare di scopiazzatura perché sicuramente non è questo il caso (chi ha detto Trivium?).
Una nota di merito va anche all’artwork dell’album, ricercato e perfino lussuoso nel caso della limited edition, in cui troviamo il classico cd bonus con estratti video e il making of.
Ancora una volta: bravi i vecchietti!