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BRIDES
OCULAR.UNVEIL
OCULAR.UNVEIL
Direttamente dalla Visible Noise, ecco a voi una band britannica decisamente giovane ma che ha gia le carte in regola per sfondare: loro sono i Brides e qui ci presentano il loro debutto “Ocular.Unveil”.
C’è da dire che di gruppi validi provenienti dal Regno Unito ce ne sono tanti, vedi Architects, Devil Sold His Soul e gli amati/odiati Bring Me The Horizon giusto per citarne alcuni; però, i qui presenti soggetti della recensione sono inopinabilmente candidati ad aggiungersi a questo bel calderone con pieno merito. Infatti, le ‘spose’ ci propongono qualcosa di simile ai complessi sopra citati, ossìa hardcore influenzato da contaminazioni post e quello stile Punk-Rock vivace e frizzante, adatto per feste stile Orange County.
Ma veniamo all’album: la partenza è blanda con “Beholder”, ma dalla seconda traccia si inizia a fare sul serio. “Serpent, I’m Nothing But Your Anchor” ci fa assaporare le capacità di questi ragazzi, e la voglia che hanno di sfogare la loro rabbia: spola continua tra urla e melodia, riffoni hardcore e arpeggi armoniosi a creare una pastura che si trasforma in un mix letale! Discorso ripetuto poi per le successive “Endless Sea Of Dirac” e “The Cold Wealth”; in “Eye Despise The Faceless” il suono prende una piega piu “emo”, richiamando band stile Underoath, Taking Back Sunday e compagnia bella.
Non c’è che dire, ci sanno fare. I dubbi sono oramai fugati. E “Carcinoma” ne è l’esempio definitivo: unione perfetta di sound completamente diversi, viaggiando dal post dei Misery Signals al Punk rock del Blink 182. “Frank West” e “Velvet Ground” chiudono con onore questo platter perfetto, lanciando perciò i Brides tra i “best” d’oltremanica.
La Visible Noise ci ha preso ancora: questi Brides meritano decisamente un’opportunità. Non ve ne pentirete.
C’è da dire che di gruppi validi provenienti dal Regno Unito ce ne sono tanti, vedi Architects, Devil Sold His Soul e gli amati/odiati Bring Me The Horizon giusto per citarne alcuni; però, i qui presenti soggetti della recensione sono inopinabilmente candidati ad aggiungersi a questo bel calderone con pieno merito. Infatti, le ‘spose’ ci propongono qualcosa di simile ai complessi sopra citati, ossìa hardcore influenzato da contaminazioni post e quello stile Punk-Rock vivace e frizzante, adatto per feste stile Orange County.
Ma veniamo all’album: la partenza è blanda con “Beholder”, ma dalla seconda traccia si inizia a fare sul serio. “Serpent, I’m Nothing But Your Anchor” ci fa assaporare le capacità di questi ragazzi, e la voglia che hanno di sfogare la loro rabbia: spola continua tra urla e melodia, riffoni hardcore e arpeggi armoniosi a creare una pastura che si trasforma in un mix letale! Discorso ripetuto poi per le successive “Endless Sea Of Dirac” e “The Cold Wealth”; in “Eye Despise The Faceless” il suono prende una piega piu “emo”, richiamando band stile Underoath, Taking Back Sunday e compagnia bella.
Non c’è che dire, ci sanno fare. I dubbi sono oramai fugati. E “Carcinoma” ne è l’esempio definitivo: unione perfetta di sound completamente diversi, viaggiando dal post dei Misery Signals al Punk rock del Blink 182. “Frank West” e “Velvet Ground” chiudono con onore questo platter perfetto, lanciando perciò i Brides tra i “best” d’oltremanica.
La Visible Noise ci ha preso ancora: questi Brides meritano decisamente un’opportunità. Non ve ne pentirete.
Machinesofhate
Voto: 8
Voto: 8
TRACKLIST:
01. Beholder
02. Serpent, I’m Nothing But Your Anchor
03. Endless Sea Of Dirac
04. The Cold Wealth
05. Eye Despise The Faceless
06. Carcinoma
07. Frank West
08. Velvet Ground
01. Beholder
02. Serpent, I’m Nothing But Your Anchor
03. Endless Sea Of Dirac
04. The Cold Wealth
05. Eye Despise The Faceless
06. Carcinoma
07. Frank West
08. Velvet Ground