25 anni. Un quarto di secolo. Tante sono le primavere sulle spalle dei KMFDM capitanati come al solito da Sascha Konietzko. 25 anni sono un traguardo da celebrare in modo speciale ed ecco arrivare come festeggiamento il diciottesimo album di studio firmato KMFDM.
"Blitz" riprende la tradizione del 'Codice KMFDM', ossìa la regola iniziata nel 1989 di nominare gli album di studio con parole composte da cinque lettere: "UAIOE", "Naïve", "Money", "Angst", "Nihil", "Xtort", "Agogo", "Retro", "Adios", "Attak", "WWIII" sono tutti dischi che seguono una tradizione interrotta solamente nel 2005 e 2007 con gli ultimi album "Hau Ruck" e "Tohuvabohu".
Nonostante i diversi anni di carriera, i KMFDM dimostrano di essere ancora in grande forma, forse mai così ispirati, presentando tutti gli elementi caratteristici che hanno loro permesso di farsi largo nella scena industrial: il duetto tra la melodica voce di Lucia Cifarelli ed il cantato caustico di Sascha Konietzko è come sempre sorretto da chitarre abrasive e synth compulsivi, dando vita alla tipica formula ultraheavy-industrial-dance-rock-metal che batte nei timpani come un martello pneumatico. Il risultato finale è più vicino a produzioni come "Naïve" e "Money" piuttosto che al più recente "Tohuvabohu": anche questo può essere assimilato al 'codice KMFDM' di cui sopra.
"Blitz" riesce così a racchiudere l'essenza riassuntiva di 25 anni nel campo musicale: è pesantemente dance, ineffabilmente heavy, raffinatamente melodico pur rimanendo piantonati in ambito puramente industrial. I beats scaturiti da canzoni come "Bait & Switch" e "Never Say Never" rimbombano nel cervello, "Potz Blitz!" e "Davai" offrono ritornelli che ti si stampano nella memoria, "Bitches" è l'anello di congiunzione tra vecchio e nuovo, "Strut" è una bomba ad orologeria, "People of the Lie" rallenta i battiti cardiaci per riprendere fiato.
E' chiaro quindi che "Blitz" racchiude in sè l'anima dei KMFDM, energica e vibrante: un quarto di secolo e non sentirlo. Ad oggi i KMFDM paiono essere più forti che mai.