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THE DEVIL WEARS PRADA
WITH ROOTS ABOVE AND BRANCHES BELOW
Provenienti dall’Ohio e gia conosciuti in tutto il mondo (soprattutto da quella fetta di persone che si definiscono “emo” o “metalcore”) tornano sulla scena i The Devil Wears Prada con il loro nuovo album “With Roots Above And Branches Below”, licenziato da Ferret Music.
Questi giovanissimi ragazzi hanno saputo fiutare benissimo quella fragranza che li ha portati al successo in poco tempo: infatti, i loro esordi risalgono appena al 2005, seppur facendo il botto solo nel 2007 con “Plagues”, lavoro che li ha portati a poter calcare parecchi palchi mondiali. Da allora, il sestetto americano è cresciuto parecchio e, dopo la presenza al Warped Tour, si sono rifatti vivi con questo album che è la conferma di quello che gia sapevano fare.
Però non sopravvalutiamolo troppo, non c’è una grande differenza che li puo distinguere dai precedenti album anzi, tutt’altro. Il suono è sempre quello, senza discostarsi di mezzo millimetro: c’è tuttavia da ammettere che le strutture delle canzoni colpiscono penetrando lisce lisce nelle orecchie dell’ascoltatore. E non puo essere che un bene in questo periodo di assoluta monotonia compositiva.
Ma veniamo all’album: partenza 'a canna' con “Sassafras”, uno dei migliori brani del cd con riff violenti, voce grezza ed aperture melodiche di tutto rispetto. Citiamo anche “Dez Moines” come una delle migliori, con qualche avvicinamento al campo Death Metal. “Big Wiggly Style” farà divertire sotto al palco tutti gli Hardcore Kids che vogliono dimenarsi sfoderando calci e pugni al vento ed alle mosche, “Ben Has a Kid”, “Wapakalypse” e la conclusiva “Lord Xenu” sono di una violenza inaudita, ricche di adrenalina e qualche sfuriata hardcore qua e là che sta sempre bene.
C’è spazio anche per un lento intitolato “Louder Than Thunder” con molti spunti elettronici, usati comunque in quasi tutte le canzoni.
In conclusione un buon album, facile d’ascoltare ma che di certo non spicca per originalità; attendiamo ancora un po di tempo per vedere qualche cambiamento.
In attesa di tutto ciò, gustiamoceli dal vivo.
Machinesofhate
Voto: 7
TRACKLIST:

01. Sassafras
02. I Hate Buffering
03. Assistant to the Regional Manager
04. Dez Moines
05. Big Wiggly Style
06. Danger: Wildman
07. Ben Has a Kid
08. Wapakalypse
09. Gimme Half
10. Louder Than Thunder
11. Lord Xenu