In primis furono i Darkness, poi fu la volta dei Wolfmother, mentre ora tocca ai Parlor Mob il compito di riportare alla luce quello spirito rock'n roll che sconvolse gli anni '70 senza dover per forza costringerci a rispolverare vecchi dischi.
Gli amanti del rock più classico possono iniziare a sfregarsi le mani perchè con questo disco avranno pane per il loro denti.
Il gruppo americano, già autore di ottime prove sotto il monicker What About Frank?, sembra infatti esser giunto ai giorni nostri tramite una macchina del tempo, partita circa 30 anni fa quando in giro per il mondo impazzava il sound dei miti Led Zeppelin.
Hard-rock, Blues e virtuosismi psichedelici sono gli elementi attorno ai quali è costruita la musica di questo quintetto del New Jersey, bravo a dimostrare tutto il suo valore e talento attraverso un sound coinvolgente, energico e accattivante.
Plant e soci sono sicuramente i punti di riferimento principali della band, tuttavia nonostante una somiglianza più che evidente, soprattutto riscontrabile nella performace del singer Mark Melicia e nei riff di chitarra, la proposta appare comunque onesta e genuina.
In "And You Were A Crow" traspare la voglia di convincere non solo i nostalgici ma anche gli ascoltatori più giovani, attraverso soluzioni che si avvicinano anche al rock più moderno, grazie a melodie dal forte impatto, e questo è un ulteriore
punto a favore di questi ragazzi.
La produzione da parte del veterano Jaquire King (già a lavoro con alcune tra le più grandi rock band di sempre) non fa altro che aggiungere qualità ad un disco che fa crescere ulteriormente le aspettative attorno ai Parlor Mob, chiamati in futuro ad una maturazione soprattutto sotto l'aspetto dell'originalità e personalità delle canzoni, che ancora troppo richiamano quanto fatto dai grandi del passato.
La Roadrunner ha scommesso su di loro e noi aspettiamo augurandoci che ci abbia visto giusto, in attesa di poter gustarci al più presto una performance live che si prospetta molto interessante.