Provenienti dalle terre svizzere i Blend71 escono con il loro primo full-lenght “Signs” e ci propongono il loro alternative-rock che sa tinteggiarsi di numetal, gothic e grunge a seconda dei casi.
In effetti la musica della band si muove sulla falsa riga di nomi già affermati e conosciuti come Lacuna Coil, Exilia e My Ruin senza però aggiungere molto al genere in questione, nonostante le varie canzoni presentino comunque buoni elementi sui quali poter costruire un futuro convincente.
Alcuni pezzi sono davvero ben riusciti, come “Among my way” e “Game, Shame” dalle quali emergono ritornelli davvero accattivanti ed azzeccati, costruiti sopra una base musicale piuttosto semplice ma efficace quanto basta.
Bisogna però considerare anche l’altra faccia della medaglia, ovvero alcune soluzioni dove il quartetto sembra mostrare lacune compositive che lo espongono al rischio di cadere nello scontato, e per questo ha difficoltà a reggere il confronto con i grandi nomi fatti prima.
Il combo svizzero ha sicuramente qualche buona carta da giocarsi, tuttavia hanno bisogno di schiarirsi un po’ le idee, di individuare in maniera più nitida quale sia la propria strada, in modo da esprimere al meglio un potenziale che in questo primo disco rimane in parte inespresso.
Restiamo in attesa di evoluzioni future, nel frattempo “Signs” merita la sufficienza, perché in ogni caso per gli amanti di questo tipo di sonorità può rappresentare una buona alternativa ai soliti ascolti.