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DEVILDRIVER
PRAY FOR VILLAINS

In questi 6 anni di attività, partendo con l’omonimo debutto fino all’ultimo “The Last Kind Words” del 2007, i Devildriver non hanno mai sbagliato un colpo, forse qualche piccola sbavatura ma nel complesso si sono meritati la posizione di primo rilievo nel panorama metal moderno.
In molti come me si aspettavano dunque il disco della definitiva consacrazione, un disco che confermasse una volta per tutte le qualità della band, un disco che andasse oltre le già ottime prestazioni passate.
Dopo aver ascoltato questo quarto disco “Pray For Villains” c’è spazio a pochi dubbi: i Devildriver ancora una volta centrano il bersaglio e danno vita a quello che quasi sicuramente è, ad oggi, il loro miglior lavoro, anche se rimane in me la convinzione che si possa pretendere ancora di più da Dez Fafara e soci.
“Pray For Villains” è un album nel perfetto stile della band, con le influenze thrash/death in evidenza come sempre, tra le quali sono chiaramente riscontrabili i segni di una maturazione oramai pienamente raggiunta dai vari componenti.
La titletrack è una bordata che apre le danze e colpisce in pieno volto in un esplosione di violenza che lascia spiazzati, ma nel corso del disco viene curato l’aspetto più dark della band, con qualche sprazzo di melodia ad esaltare le già consolidate doti vocali del frontman, che in qualche episodio sembra rimaneggiare un po’ il vecchio sound dei defunti Coal Chamber, senza che questo comprometta l’identità  musicale del quintetto.
Le canzoni sono sempre strutturate in maniera intelligente, in modo che l’ascolto risulti scorrevole senza appesantire l’ascoltatore, con scariche di violenza dosate nella giusta quantità: non è che si riscontrino grandi evoluzioni in queste tredici tracce perché più o meno il sound della band rimane lo stesso, tuttavia il disco rispetto ai suoi predecessori è più solido e compatto.
In conclusione  se tutti i dischi fossero come questo non ci sarebbe quasi alcun gusto a scrivere recensioni, tuttavia sono fiducioso nelle capacità dei Devildriver a tal punto da aspettarmi di più da loro, poiché sono convinto che siamo davvero vicini dall’avere tra le mani quello che sarà il loro lavoro migliore, quello che andrà a rappresentare il loro “Black Album”.

Whitelocust
Voto: 8
TRACKLIST:

01.Pray For Villains
02.Pure Sincerity
03.Fate Stepped In
04.Back With A Vengeance
05.I’ve Been sober
06.Resurrection Blvd.
07.Forgiveness Is a Six Gun
08.Waiting For November
09.It’s In The Cards
10.Another Night In London
11.Bitter Pill
12.Teach Me To Whisper
13.I See Belief