Nel vastissimo panorama screamo-rock internazionale gli americani LoveHateHero in questi 5 anni di attività hanno fatto sempre sentire la propria voce, rispondendo con i fatti a chi li metteva in disparte a scapito di nomi più blasonati della scena, con dischi di tutto rispetto come “Just Breathe” e soprattutto l’ultimo “White Lies”.
Con questo nuovo “America Underwater” il quartetto di Los Angeles sacrifica in parte le sue influenze metal, in chiara evidenza in passato, per lasciare più spazio a sonorità radio-friendly, in grado sicuramente di esporre la musica della band ad un numero maggiore di fans.
I vecchi sostenitori si possono consolare però con il sempre ottimo lavoro svolto dalle chitarre, con riff di pregevole fattura che riescono a risultare sempre incisivi anche nelle parti più melodiche, supportando linee vocali pulite, che solo in poche occasioni si lasciano andare in urla rabbiose.
Nonostante i ritmi dell’intero album sono comunque piuttosto moderati, brani come “Echoes” e la title-track si fanno apprezzare grazie a ritornelli azzeccati e accattivanti, mentre altre come “Pants Off Dance Off” presentano arrangiamenti dance che un poco stonano con lo stile del gruppo.
“America Underwater” nel complesso non compromette la credibilità dei LoveHateHero perché sebbene comporti una notevole sterzata verso territori musicali più accessibili al pubblico, contiene comunque un numero accettabile di buone canzoni in grado di soddisfare certamente gli appassionati del genere, ma anche gli amanti del rock più melodico.
Un ascolto "leggero", non di certo impegnativo ma comunque di qualità.