Si sono fatti desiderare per parecchi anni i Kiss prima di tornare sulle scene con un album nuovo di zecca. Sono passati ben 11 anni dall’ultimo “Psycho Circus” e noi fan ormai ci eravamo quasi rassegnati ad una discografia rimpinguata ogni tanto dall’ennesimo live o greatest hits, quand’ecco che invece Paul Stanley e Gene Simmons hanno deciso di rimboccarsi le maniche e chiudersi in sala di registrazione per un ultima “attesissima” volta.
Nonostante l’energia mostrata durante tutto il recentissimo “Alive 35 Tour”, c’era un po’ di scetticismo attorno questa nuova uscita, soprattutto ci si domandava quale sarebbe stata la qualità di un disco che nel bene o nel male non avrebbe di certo deteriorato l’immagine di una band leggendaria, che può contare su quasi tre generazioni di fans, la cui storia è così grande ed inimitabile al punto di assicurargli perlomeno un successo di mercato.
“Sonic Boom” si è rivelato però una vera sorpresa, un disco ispirato che attraverso gli undici pezzi che lo compongono ripercorre le diverse tappe stilistiche della carriera di un gruppo che ha saputo rimettersi in discussione rientrando in pista con la giusta carica, mettendo carburante nuovo al proprio motore e conquistando la pole position al primo colpo.
L’esplosione annunciata dal titolo si ha già con il primo singolo “Modern Day Delilah” che apre le danze con il suo groove penetrante, che spazza via fin da subito ogni nostro dubbio e ci fa riassaporare quel rock’n roll ribelle e malizioso che occupa alcune delle più belle pagine la storia della musica e la cui mancanza si è fatta sentire in tutto questo lungo periodo di assenza.
Ritroviamo un po’ tutte la caratteristiche che hanno reso famoso il quartetto come l’hard-rock anni ’70, le tendenze pop di alcune melodie, i ritornelli da cantare a squarcia gola durante i live, e c’è pure spazio per canzoni come “Hot And Cold” in cui viene fuori tutto il sex appeal della band che vede nel carismatico Gene Simmons il perfetto portavoce, perché in un disco dei Kiss che si rispetti i richiami al sesso femminile non possono di certo mancare.
Dal punto di vista vocale la prova di Stanley (supportato dai sempre efficaci cori e backing vocals) sembra non presentare i segni dell’invecchiamento, mentre strumentalmente parlando è bene sottolineare l’operato degli altri due musicisti coinvolti in questa nuova formazione, ovvero il chitarrista Tommy Thayer e il batterista Eric Singer che hanno saputo conquistare affetto e stima da parte del pubblico durante l’ultimo tour.
La qualità migliore del disco a mio avviso risiede nella sua compattezza e solidità, nel non presentare mai un calo di intensità o un piccolo passo falso: certamente non abbiamo a che fare con capolavori però sono certo che canzoni come “All For The Glory” e “When Lightning Strikes” non faranno rimpiangere i fasti passati (seppur con le dovute differenze).
Se è vero che la classe non è acqua “Sonic Boom” ne è il perfetto esempio, perchè nonostante sia passato un decennio sembra quasi che per i Kiss il tempo si sia fermato alla loro adolescenza, aggiungendo ancor di più spessore la loro figura di Leggende del Rock.
Un grandissimo ritorno, di quelli con la R maiuscola.