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HATEBREED
HATEBREED
Ed eccoci di fronte a un gruppo che nel suo piccolo ha fatto la storia dell'hardcore, partendo alla grande con album quali "Perseverance", "The Rise Of Brutality" o ancora prima "Satisfaction Is The Death Of Desire". Stiamo parlando degli Hatebreed, provenienti dal Connecticut ed incazzati piu che mai. Infatti un esordio del genere non se lo aspettava nessuno, riuscendo perfino ad aprire per gruppi di una certa notorietà, Slayer in primis.
Comunque sia, dopo ormai sette anni dall'uscita di "Perseverance" (album che ha più di tutti portato questo gruppo al successo) eccoci di fronte alla loro nuova fatica, dal nome "Hatebreed", senza fronzoli, come ci hanno abituato.
Ma ahimè, questo nuovo album puzza molto di flop e, detto con sincerità, ci può anche stare.
E' chiaro, stiamo parlando di hardcore, genere di per se ripetitivo; gli Hatebreed hanno sfornato capolavori su capolavori ed una caduta ci può stare.
Infatti la monotonìa che troviamo in questo cd è imbarazzante, partendo dalla song iniziale "Become The Fuse", e proseguendo con "Not My Master".
Possiamo trovare qualche spunto più metal in "Between Hell and a Heartbeat" (con un principio di assolo) per poi capire che non ci siamo proprio: nel singolo "In Ashes They Shall Reap" le ritmiche si rivelano identiche a "Destroy Everything" (tratta dal precedente "Supremacy") ed un ritornello dove Jasta vuole ripescare un pò il timbro di Phil Anselmo.
"No Halos For The Heartless" ha un buon riff iniziale con tanto di sing-along, ma il tutto di aggancia poi allo stesso filone di tutte le altre canzoni. Il resto è tutto uguale, non si differenziano per niente al mondo. Non si può dire altro francamente.
Da fan quale sono di questo gruppo mi spiace veramente avvertire il sentore che potrebbero essersi incamminati sul viale del tramonto. Tuttavia, come ho detto all'inizio, un passo falso può starci, sperando che la ripresa avvenga immendiatamente dal prossimo lavoro.
C'è da dire una cosa: pur monotoni che siano, i pezzi di questo concept dal vivo saranno sicuramente validi, poichè Jasta and co. ci hanno sempre abituati bene in sede live.
Non ci resta che aspettare e... chi vivrà vedrà!
Machinesofhate
Voto: 5
TRACKLIST:

01. Become The Fuse
02. Not My Master
03. Between Hell And A Heartbeat
04. In Ashes They Shall Reap
05. Hands Of A Dying Man
06. Everyone Bleeds Now
07. No Halos For The Heartless
08. Through The Thorns
09. Every Lasting Scar
10. As Damaged As Me
11. Words Became Untruth
12. Undiminished
13. Merciless Tide
14. Pollution Of The Soul
15. Escape (New Diehard Edit)