I The Fire, per chi non lo sapesse, sono certamente uno dei nomi più in vista del panorama rock italiano e nascono dall'unione di ex Madbones e Shandon, cambiando totalmente genere ed abbandonando le tendenze ska-punk in favore di un rock solido ed aggressivo.
Il loro stile potrebbe essere avvicinato a Foo Fighters e Danko Jones con spruzzate di Muse, grazie soprattutto all'ottima versatilità del cantante Olly (ex Shandon), frontman dal carisma illimitato e dalle grandissime capacità vocali; il nuovo album "Abracadabra" arriva a tre anni di distanza dal fortunato (e ottimo) esordio "Loverdrive", disco trascinato dalle due hit "Emily" e la cover "Smalltown Boy" riproposte non a caso come bonus tracks in questo "Abracadabra".
"Abracadabra" si rivela un album dinamico, fatto di rock corposo ed ispirato: un passo avanti rispetto a "Loverdrive" soprattutto in termini di maturazione artistica, con capacità di mordere e graffiare con veemenza ("Abracadabra", "Bohemian Burlesque"), ma anche di emozionare con una gran bella ballata ("Sweet Enemy"). C'è spazio anche per il rock n' roll più classico ("Lady Motorcycle") e per il modern rock con ritornelli che ti si imprimono immediatamente nella mente ("Scars", "Walk!"); la perla è però la cover di "New York New York", pezzo che va ad aggiungere quel tocco di sublime teatralità al disco e che farebbe sorridere persino Frank Sinatra stesso, una cover decisamente originale e ben realizzata che dimostra ancora una volta l'indole puramente artistica di Olly.
"Abracadabra" si rivela così un album ottimo, con standard qualitativi elevati direttamente figli di una produzione di alto livello; non servono prolusioni infinite o concetti troppo studiati e prolissi: in poche parole, "Abracadabra" è semplicemente un gran disco rock, una formula magica che conferma i The Fire tra le punte di diamante della scena musicale italiana. Provate, non ve ne pentirete.