Nel 2005 “Juturna” attirò la mia attenzione presentandomi i Circa Survive come l’ennesimo valido progetto musicale di Anthony Green.
Nel 2007 con “On Letting Go” mi accorsi invece che in realtà questo “progetto” aveva tutt’altra consistenza, perché non c’era solo l’ex cantante dei Saosin a renderlo speciale ma altri quattro musicisti talentuosi, dotati di una tecnica sopraffina ed una vena creativa tale da aprire nuove strade nel vasto panorama post-hardcore.
Passati tre anni mi sono dunque avvicinato a questo nuovo terzo album con la speranza di poter rinnovare la mia stima per il quintetto di Philadelphia, consapevole però dentro di me che non sarei rimasto deluso.
Senza fare molti giri di parole voglio subito confermare che “Blue Sky Noise” è un ottimo disco in cui la band riesce a ricreare quella “magia” che mi aveva fatto innamorare in passato soprattutto attraverso il lavoro dei due chitarristi Brendon e Colin, abili tessitori di trame sonore in grado da sole di fare la differenza tra echi di post-rock, psichedelia, ambient e noise.
La vera sorpresa sta forse nel fatto che le strutture di queste 12 tracce sono più contenute e meno complesse, rimanendo sempre inusuali e caratteristiche ma maggiormente propense a seguire una forma canzone ben definita, rendendo questo disco addirittura il più adatto per chi vuole avvicinarsi per la prima volta alla musica del gruppo.
Sul fronte vocale la performance di Green è pressoché ineccepibile e vede il ragazzo sempre più conscio delle proprie capacità che sembrano non avere limite, permettendogli di mantenere sempre ben salde in mano le redini della situazione e di esprimersi con la classe e la raffinatezza che hanno contraddistinto ogni sua prova fino ad ora.
Si parte per un viaggio immaginario che ci fa respirare un’atmosfera d’altri tempi già dalle prime note di “Strange Terrain”, con il suo epico ritornello, passando ad un rock più tradizionale con la ballata “I Felt Free” ed il primo singolo “Get Out”, costruito su un bel gioco di distorsioni che portano ad un grande assolo, per poi concludersi con “Dyed In The Wool”, in un crescendo finale di emozioni allo stato puro.
Con “Blue Sky Noise” i Circa Survive hanno deciso di focalizzare le proprie attenzioni sugli elementi essenziali della propria musica, senza voler osare troppo, contenendo dunque in parte la propria voglia di sperimentare e sfruttandola nelle giuste dosi dando alla luce un album più solido ed immediato, molto probabilmente il migliore della loro discografia.