Dalle ceneri dei Marplots riemergono come una fenice i Logical Terror, band emiliana a cui piace tanto, anzi tantissimo, giocare con il connubio metal ed elettronica. Il qui presente album di debutto “Almost Human” è un prodotto che appare compatto e ben confezionato che mostra alcune affinità (se proprio ne vogliamo trovare alcune) con band come Fear Factory per il suono a tratti gelido e gli  Spineshank di “The Height Of Callousness” per via delle tante scariche elettriche che si posano sul tappetto di riff che vanno dal moderno al post thrash.
Si parte subito forte con “Nameless”, una perfetta fusion delle influenze sopra citate che con le sue atmosfere ci porta quasi sul set di Blade Runner. Con la seguente “Gender 3000” trova molto più spazio la melodia con ritornelli azzeccati ed ariosi dalla facile presa intervallati da riff corposi che ammiccano un po’ a Korn e Static X. Proseguendo il viaggio cibernetico all’interno dell’album ci imbattiamo in “Monad 61”, pezzo dall’intro molto atmosferica che vede la fusione di elettronica e canti tribali che sembrano presi dalla colonna sonora del Gladiatore, senza dimenticare la presenza nelle melodie dell’ex cantante dei Browbeat M.V. che dà una spruzzata di FF al tutto. Penso che ormai abbiate capito quali sono le coordinate di questo album, ma credo che sia comunque da menzionare anche la traccia “Self Extinction”, la parentesi forse più originale dell’intero lotto che ammicca spaventosamente alle sonorità pop anni ottanta con quel synth pop che si alterna alle sonorità metal ed industrial creando una chicca che vedo già come potenziale singolo apri pista.
Credo di non aver altro da aggiungere, se non che “Almost Human” è un album dall’alto potenziale esportativo, ma non credo di essere stato l’unico ad accorgersene: infatti la band farà parte del bill del Rise Fest 2010 il 25 luglio a Marghera (VE) dove calcheranno lo stesso palco dei Sepultura.