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ODIO SU TELA
QUARTO GIORNO
Gli Odio Su Tela sono un gruppo crossover - o per meglio dire "100% CrossCore" come essi stessi si autodefiniscono - cremasco del quale abbiamo già parlato qualche anno fa con il loro EP omonimo - da diversi anni mischiano rock, metal ed elettronica unitamente ad un cantato che favorisce in maniera predominante l'italiano.
Dopo vari EP, nel 2010 sono finalmente riusciti a trovare una casa discografica inglese che ha dato loro la possibilità di pubblicare il primo album ufficiale intitolato "Quarto Giorno", composto da undici brani nei quali si scorgono temi di disprezzo e di odio per questo mondo che non ci appartiene e che piano piano si sta auto-distruggendo.
Si parte subito con "No Opportunity", brano anglofono nella quale il gruppo esibisce tutta la propria potenza, soprattutto delle due parti vocali di Raffaele & Miguel; con "Dieci Giorni Dopo" si sentono sonorità più elettroniche, mentre il testo affronta la tematica del distacco dalla propria città, cercando di interpretare il desiderio di uscire dalla piccola città di provincia per cambiare il mondo - o forse solamente la propria vita - lasciando la monotonia di tutti i giorni alla ricerca di cose nuove; con "Hai Paura Di Me" continuano a descrivere dei temi cupi, tristi e di critica riprendendo frasi celebri di Robert de Niro ne "Il Cacciatore".
La title-track "Quarto Giorno" inizia invece come se fosse la classica "ballad" romantica e malinconica, ma è solo l'inizio perchè la band si riprende successivamente con giri di chitarra potenti; la canzone è la semplice descrizione di cosa passa per la mente di un uomo durante quattro ipotetici giorni prima della fine del Mondo.
Ecco quindi il secondo brano in inglese "Dead is Your Soul, in This Dirty Place" che ricorda molto l'intro di una canzone degli Slipknot: il brano presenta molti strappi metal con delle pause durante il ritornello che fanno riprendere il fiato all'ascoltatore.
Il voler essere fuori dagli schemi si percepisce successivamente in "Altri Eroi", dove i classici eroi dei fumetti lasciano spazio a quelli dei film dell'orrore che forse non vincono mai, ma non è tuttavia detto che debbano essere visti come eroi di serie B. Loro vogliono eliminare questi supereroi belli puliti che non sempre fanno vedere attraverso le loro gesta la realtà di tutti i giorni. "La Dolce Morte" è invece un pezzo il cui titolo può già far intuire che si tratta proprio del classico lentone triste e un po' dark.
Chiude "L'Abbandono", posto a degna chiusura di questo disco che rappresenta la voglia di urlare la propria rabbia verso una realtà che molte volte ci soffoca e non ci lascia respirare.
In conclusione posso dire che gli Odio Su Tela ricordano molto i Linea 77 degli ultimi dischi, le sonorità sono molto crossover, la combo vocale è pungente; forse le chitarre avrebbero bisogno di essere rafforzate evitando di nascondersi dietro alla batteria ed alle basi elettroniche, ma nel complesso è un disco ben riuscito, con testi molto cupi ed efficaci. 
In una scena crossover italiana un po' in crisi, gli Odio Su Tela si avvicinano allo status di band di riferimento del genere: i ragazzi credono in quello che fanno e la dimostrazione con queste 11 canzoni è certamente palese.
Crossoverboy
Voto: 7
TRACKLIST:

01. No opportunity
02. Dieci giorni dopo
03. Hai paura di me
04. A(f)fondo
05. Quarto giorno
06. In catene
07. Dead is your soul, in this dirty place
08. Altri eroi
09. La dolce morte
10. Seven
11. L'abbandono