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MARLA SINGER
TEMPI DI CRISI
I Marla Singer avevano debuttato  con un album omonimo molto promettente. Sembravano una sorta di Subsonica versione nu-metal. Questo sei anni fa: ne è passato di tempo.
Per l'appunto “Tempi di crisi” è il loro secondo lavoro in studio. E’ stato prodotto da Alessandro Guasconi (bassista della band) e Luca Pernici (Ligabue, Il Nucleo), per la RockOver/Audioglobe. Il disco è composto di dodici canzoni (due delle quali in inglese) che ricalcano purtroppo  tutte la stessa formula: quella di un rock nostrano, facile, un po’ troppo patinato e radiofonico. Ma fin qui nulla di male. Il male, per così dire, è che il gruppo pare non riuscire ad avere una voce propria, un marchio di fabbrica che li aiuti a distinguersi dagli innumerevoli gruppi pop-rock italiani.
Certo, il loro uso dell’elettronica poteva agevolarli in questo, ma essa rimane troppo isolata (“Afro samurai”), oppure occupa un ruolo del tutto secondario e non funzionale all’interno del brano. Fino ad arrivare al giretto da suoneria del cellulare di “E’ tempo”. Da dimenticare.
Poca incisività la ritroviamo anche nelle linee vocali e nei testi, in cui il tema dell’amore (trattato anche semplicemente) spadroneggia pressoché indisturbato; nonostante il titolo dell’album paventi chi sa quali tematiche sociali. Va bene che per crisi non deve intendersi per forza “economica”, ma facendo attenzione ai testi non sembra che essi scavino nemmeno negli oscuri meandri dell’essere. Il titolo mi sa tanto di specchietto per le allodole, visto il periodo in cui viviamo.
Le canzoni  sanno di già sentito, scritti un po’ tutti a tavolino, nell’attesa di farsi captare da qualche antenna radiofonica. E la cover dei The Beatles (“Eleanor Rigby”), pare avercela fatta, almeno su Virgin Radio. Il rifacimento comunque, non fa storcere eccessivamente il naso. Le prove più riuscite sono in fondo “Amplificami”, (scritta da Luca Zachelli de Il Nucleo), “Il giorno senza fine” e “Il mondo per noi due”. Pezzi in cui il ritmo, i giri di chitarra e la voce viaggiano con più passione e ispirazione.
Un album dalle sonorità già collaudate insomma, che punta ad un certo target di pubblico e sa come arrivarvi. Che accontenterà di sicuro i fan di Ligabue, Renga o Le Vibrazioni, ma che stenta ancora a camminare con le proprie gambe.
Vèlien
Voto: 5
TRACKLIST:

01.Amplificami
02.E’ tempo
03.L’imperfezione
04.Il giorno senza fine
05.Esplodo di vitalità
06.The morning
07.Brucerò
08.L’anima
09.Il mondo per noi due
10.Eleanor Rigby
11.Perla e sogno
12.Afro samurai