Quando cinque anni fa ascoltai per la prima volta i 10 Years rimasi piacevolmente sorpreso.
Ricordo ancora che la canzone era “Wasteland” e l’impatto emotivo che la splendida voce del cantante Jesse Hasek suscitò in me fu tale da spingermi ad acquistare rapidamente il loro disco.
Inizialmente pensavo di aver scoperto i nuovi A Perfect Circle, poi ascoltai attentamente “The Autumn Effect” e dovetti smorzare il mio entusiasmo perché la proposta del quartetto di Knoxville, seppur promettente, risultava ancora un po’ acerba, senza un proprio stile ben definito.
Tuttavia nonostante le premesse erano più che incoraggianti, due anni fa il loro secondo album “Division” non riuscì a colpirmi più di tanto, perché quella voglia di sperimentare e ricercare un sound più innovativo riscontrata all’esordio, fu accantonata a favore di soluzioni post-grunge che faticavano a lasciare il segno.
Speravo dunque si trattasse solo di uno spiacevole ed isolato passo falso ma a malincuore devo affermare che anche questo nuovissimo “Feeding The Wolves” non cambia assolutamente le carte in tavola, lasciando pressoché invariata la mia personale opinione sulla band.
Detto questo sarebbe però ingiusto esprimere un giudizio estremamente negativo su quest’ultimo lavoro, perché composto comunque da 10 tracce nel complesso piacevoli, forti di una buona produzione e di un cantante veramente sopra le righe.
E’ proprio la voce di Jesse che il più delle volte fa la differenza, con il suo timbro caldo e profondo che riesce a toccare le corde più intime dell’ascoltatore mostrando una grande sensibilità, soprattutto negli episodi più melodici trai quali spicca la riuscita “One More Day”.
Non mancano anche momenti più tirati e coinvolgenti come l’iniziale “Shoot It Out” oppure “Now Is The Time (Ravenous)”, ma il disco risulta alla fine troppo lineare e privo di quei colpi di scena che destino particolare interesse nell’ascoltatore, lasciandolo con qualche incertezza sul schiacciare nuovamente il tasto play o meno.
Devo ammettere che può trattarsi anche di una pura questione di gusti personali, perché non nascondo che alcuni potrebbero trovare “Feeding The Wolves” interessante, molto probabilmente chi ha poche pretese e si accontenta di una manciata di buone canzoni e nulla più.
Io non rientro in quest’ultima categoria e ritengo i 10 Years una buona band non ancora in grado però di distinguersi all’interno del panorama alternative-metal, pur possedendo le potenzialità per farlo.
Un peccato perché, e scusatemi se insisto, la presenza nella line-up di un cantante come Jesse Hasek andrebbe maggiormente valorizzata.