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ILL NINO
DEAD NEW WORLD
Diciamoci la verità; gli Ill Nino dopo la dipartita del chitarrista Marc Rizzo (passato ai Soulfly) non hanno più saputo ripetere le qualità espresse nell’album di debutto, un po’ per la formula proposta - che è stata sempre la medesima - un po’ per produzioni fin troppo pulite che ne hanno ammorbidito il suono, diventato con il tempo sempre più nu metal e meno metal; questo anche grazie alle non eccelse doti del neo chitarrista Ahrue Luster, che è riuscito nell’impresa di rovinare il sound di una buona band così come aveva già fatto nei Machine Head di fine/inizio millennio.
Nel nuovo “Dead New World” sembra che ci sia stato un timido tentativo di riappesantire il suono delle chitarre andando oltre al banale groove nu metal: così ci ritroviamo delle canzoni che pur non proponendo nulla di nuovo quantomeno ci fanno tornare alla mente la band di una decina di anni fa; ciò anche grazie ad un corposo uso dello screamo da parte del cantante Cristian Machado, che appare in ottima forma nei passaggi di “God is only for the dead”, “The art of war” e “Mi revolucion”, la quale pare una canzone in perfetto stile "Revolution/Revolucion" in cui la chitarra di Verduzco tenta di imitare quella di Rizzo mentre Machado alterna urla devastanti alla Sepultura ai suoi soliti passaggi melodici, ovviamente con tutti i suoni tribali e latini a fare da contorno come vuole la tradizione. I momenti più melodici sono ahimè anche quelli meno convincenti, in cui la band pare perdersi in un mare di ripetitività che ormai li accompagna da troppi anni: così arrivano le scialbe “Against the wall”, “Bleed like you” e “If you were me” che non sono poi così tanto lontane dai suoni degli ultimi poco fortunati album dei P.O.D.; “Killing you, killing me” è un discreto passaggio che in qualche modo scimmiotta la vecchia “God save us”, mentre invece è meglio stendere un velo pietoso sulla cover “Bullet with butterfly wings” degli Smashing Pumpkins che appare come un mero episodio riempitivo in cui la band non pare nemmeno tanto convinta di quello che sta facendo.
Gli Ill Nino erano considerati gli eredi dei Sepultura/Soulfly (anche se forse per la proposta musicale è meglio accostarli a Puya o Slipknot) ma sono ancora qui ad annaspare dopo l’ennesimo album non convincente che mostra tutti i loro limiti compositivi che potrebbero essere in parte risolti con l’arrivo di un chitarrista degno di questo nome e non così tanto stilisticamente limitato.
UnderD
Voto: 5,5
TRACKLIST:

01.God is only for the dead
02.The art of war
03.Against the wall
04.Mi revolucion
05.Bleed like you
06.Serve the grave
07.If you were me
08.Ritual
09.Killing you, killing me
10.How could i believe
11.Bullet with butterfly wings (Smashing Pumpkins cover)
12.Scarred