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SORRY! WE ARE SILLY
Realizzata il: 14/03/2011
Autore: Tempo
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Settimanale alla scoperta delle migliori realtà musicali italiane in ambito rock e metal. Questa settimana rispondono alle nostre 25 domande i lombardi SORRY! WE ARE SILLY.

Ciao ragazzi e benvenuti su Groovebox.it. Come prima cosa presentateci la formazione della band e da dove venite.
Hei Groovebox, noi siamo i Sorry! We Are Silly. Veniamo da varie province della Lombardia, ma ci siamo conosciuti in un luogo di perdizione conosciuto come “Provamicrofono” (sala prove di Garbagnate Milanese). Qui abbiamo la nostra base operativa e di conseguenza ci siamo autoproclamati Garbagnatesi d’adozione.
La line up è composta da :
Pablo - Sperimental Effects (Basso)
Sandro - Teenage Rage Guotar and Angry Voice of Depressed Youth (Voce + Chitarra)
Santa - High Sensibility in Sensual Strucking Strings and Post Fader Badvoice (Chitarra + Voce)
Robi - Dinamical Mistakes (Batteria)

 

Raccontateci un po' di storia della band: chi sono i fondatori ufficiali, quando è nata la band e com'è nata l'idea?
Dopo 5 anni dall'ultima volta in cui Pablo e Robi avevano suonato insieme, un giorno di fronte ad un cocktail analcolico e una birra media decisero che era giunto il momento di tornare nuovamente a condividere le idee per un nuovo progetto. Amarcord truffaldina.
Una serie di Jam Session ci ha permesso di trovare un chitarrista con lo stesso entusiasmo per il nostro progetto.
Ciò che si è rivelato difficile è stato trovare un cantante/chitarrista che soddisfacesse le nostre esigenze. Due anni di jam session con il grande supporto anche di Nayl (Pelussije) sono finalmente terminate nel settembre 2008 con l'arrivo dell'attuale più piccolo membro del gruppo.
Non c'è una vera e propria data di fondazione della band, più che altro dal settembre dell'anno successivo si è deciso di mettere la testa a posto e avviare un progetto concreto.

 

Parlateci un po' del nome della vostra band: come nasce e che significato ha per voi?
Nulla di più sciocco. Allora era il periodo in cui eravamo alla ricerca del quarto membro.
Una notte ho sognato me (Robi), Pablo e Santa al nostro primo concerto. Il tutto vedeva Santa con una canottiera bianca sporca di sugo e olio che proponeva assoli mirabolanti, Pablo con coppola ed effetti luminosi strani azionati da pedali effetto del basso e io giocoliere dietro la batteria: a fine concerto ringraziavamo tutti per averci sopportato e ci scusavamo per essere stati sciocchini, da qui sorry! we are silly.
Il nome poi ha preso una differente concezione rispetto al sogno, ma ognuno lo interpreta a suo modo.

 

Descriveteci il vostro sound e a quali gruppi e generi vi ispirate maggiormente. Tralasciando il solito discorso "non ci piace essere catalogati in un genere preciso", in quale movimento/genere vi collochereste?
Veniamo tutti da esperienze musicali molto diverse, quindi il nostro suono è il risultato della fusione di tutte le nostre influenze. Possiamo dire di avere gusti analoghi per coppie.
Robi & Sandro - filone emo anni ’90 (Gameface, Texas is the reason, Get up kids, Mineral, Elliott)
Pablo & Santa - filone hardcore-metal e derivati (Zu, Dillinger Escape Plan, Meshuggah, Fantômas, Patton in generale)
Punti di incontro potrebbero essere: Karate, Foo Fighters, Queens of the Stone Age …
Come genere ci piace definirci con un gioco di parole "In D” (che letto sarebbe indie) per via dell’accordatura che usiamo per suonare. Ma va bene anche supercore, pre-rock, ante-punk o post fader.

 

Presentatevi a chi non vi conosce: come descrivereste l'ultimo lavoro da voi inciso  e cosa possono aspettarsi gli ascoltatori dalle vostre canzoni?
Stiamo lavorando alla registrazione del nostro primo EP. Le canzoni che andremo a incidere rispecchiano l’evoluzione compositiva di un lungo periodo.
Sono brani sentiti, composti da diversi membri del gruppo in diversi periodi e con diversi stati d’animo.

 

Ora parliamo della vostra carriera: cosa avete inciso  fino ad oggi e quante esperienze dal vivo avete avuto?
Come band, in sei mesi di attività ci siamo esibiti una decina di volte tra Varese e Milano. Come singoli membri siamo tutti più o meno esperti a livello di live e di studio.

 

Qual è la vostra canzone di cui andate più fieri?
è difficile trovare una risposta che ci vede tutti d’accordo, per via della diversità dei gusti personali.
Diciamo che i brani che saranno nell’EP sono i nostri preferiti.
Live invece troviamo un’intesa particolare nel suonare “College” e “Narwhals”.

 

Se, fantasticando, poteste scegliere un producer con il quale incidere un nuovo album, chi scegliereste?
Santa - Mike Einziger (Incubus)
Sandro - Kurt Ballou (Converge)
Pablo - Steve Albini, Brendan O’Brian (Pearl Jam)
Robi - Elliott Smith, Pelle Henricsson

 

E con quale musicista/gruppo realizzereste invece una canzone assieme?
Santa - Lego, un musicista malgascio (Madagascar).
Robi - non sarebbe male Conor Oberst (Bright Eyes), ma anche Ian Mackaye o Geoff Farina

 

Qual è finora il momento più bello e/o importante da quando siete una band?
Senza dubbio la nostra prima data live nel luglio del 2010. Eravamo agitati, emozionati e impreparati (i testi non erano ancora definitivi per esempio)
In più non sapevamo come avrebbe potuto reagire il pubblico, essendo praticamente sconosciuti ai più. Fortunatamente è andato tutto per il meglio.

 

Chi è il principale compositore della band? Usate qualche metodo per assemblare tutte le idee che vi passano per la testa?
Il metodo è il classico di una band giovanile: ognuno di noi in sala prove porta un proprio contributo (spesso con scambio di ruoli agli strumenti, per aumentare la creatività e l’originalità della composizione) che poi rielaboriamo insieme fino ad ottenere un pezzo finito.

 

Parlateci un po' dei vostri testi: chi è il songwriter principale e quali sono gli argomenti che preferite trattare? E poi, meglio la lingua inglese o italiana?
Al momento il compositore principale di testi sono io (Robi), ma ultimamente anche Sandro ha scritto qualcosa; c’è anche un testo che in qualche modo abbiamo scritto tutti e due.
Per quanto mi riguarda, non ci sono degli argomenti preferiti. La scrittura è come una “valvola di sfogo” di periodi abbastanza cupi; solitamente i testi trattano di momenti che hanno lasciato un segno particolare nella mia vita, vissuto che mischia passato e presente, il tutto avvolto a volte da un alone di malinconia.
Italiano o inglese, non saprei onestamente. Spesso però le cose scritte in italiano risultano “ridicole” e rischiano di sminuire un testo. Questo unito al fatto che la maggior parte delle cose le scrivo in inglese fanno si che i nostri testi scelgano quest’ultima lingua.
Santa non approva la metà dei nostri testi perchè fanno cagare, e lui ha ben note problematiche dissenteriche, percui i nostri testi lo spingono oltre i limiti umani di sopportazione della pressione fecale all'interno dell'intestino.I testi che produrremo per i prossimi 25 anni tratteranno soprattutto di caramelle molto gommose e pneumatici secchi, ovviamente tutto dipenderà anche dalla fantasia delle aziende produttrici di caramelle e pneumatici.

 

Quant'è importante per voi l'attività live di una band e quant'è determinante secondo voi la presenza scenica e perchè?
L'attività live è una cosa fondamentale, perchè serve a dare una forma concreta a tutta l'opera artistica prodotta, è una performance, uno show che deve saper coinvolgere le persone che stanno davanti al palco, e anche quelle che stanno lontano. Serve per mettere il pubblico al centro del progetto e lasciare un senso di piacere e divertimento alla fine della serata.
Inoltre è bello avere un feedback immediato da parte del pubblico e poter interagire con esso, senza contare poi la possibilità di utilizzare uno show live come sfogo personale.

 

Cosa possono aspettarsi i ragazzi che vengono ad assistere ad un vostro show?
Passione per quello che facciamo, un approccio diretto e genuino alla musica, senza mezzi termini.  Fortunatamente, di solito, riusciamo a trasmettere qualcosa alla gente che ci ascolta, il che aiuta a mascherare quei piccoli errori di esecuzione causati dal trasporto emotivo del momento.

 

Un vostro parere sulla scena italiana e suggerimenti per accrescere il movimento underground sempre più affollato; inoltre vorremmo che ci indicaste quali sono secondo voi i migliori gruppi italiani del momento.
La scena underground italiana di questo periodo è piena di falsi miti che purtroppo riescono ad emergere grazie a buone strategie di marketing elaborate con astuzia dalle case discografiche.
Migliori gruppi italiani del momento? Mmm, Zu, Il disordine delle cose, Fine before you came

 

Meglio uscire per un etichetta discografica (che sìa  major o indie) o lasciare l'intera gestione della band in stile D.I.Y. e perchè?
Al momento il nostro progetto un po’ evade sia dall’una che dall’altra realtà.
Abbiamo un sacco di amici che ci vogliono bene e che credono nel nostro progetto.
Qualche data salta fuori grazie un nostro amico, un altro ci fa le foto, qualcun altro ci disegna i volantini e qualcun altro ancora ci aiuta come “roadie” (mai termine preso nella sua concezione originale risulta azzeccato)
È una sorta di D.I.Y. allargato, lo facciamo tutti insieme. Diciamo una sorta di collettivo, ed è bellissimo tutto questo. Ci riteniamo molto fortunati e speriamo un giorno di riuscire a sdebitarci con tutti loro. Intanto ne approfittiamo per ringraziarli; questo genere di cose sono come ossigeno per i nostri polmoni.

 

Quanto conta secondo voi il look di una band al giorno d'oggi? Voi badate molto ai "costumi" o salite sul palco senza badare troppo a questo aspetto?
Il look è importante, perchè aiuta in un certo senso a categorizzare chi sta sul palco e alla gente piacciono molto questo tipo di cose, anche se non lo ammette mai nessuno.
D'altra parte noi non decidiamo mai di vestirci in un modo piuttosto che in un altro, ma saliamo sul palco vestiti come ci vestiamo di solito.

 

Quanto secondo voi possono aiutare i social network come Myspace, Facebook, Twitter a far conoscere una band?
Sicuramente aiutano molto: internet aiuta anche un gruppo sconosciuto di provincia a farsi conoscere e trovare, senza dover passare dai soliti meccanismi consolidati del sistema musicale.
È una cosa incredibile  per esempio che un gruppo di Garbagnate Milanese possa essere ascoltato e conosciuto a Bakersfield in California senza che abbia mai stampato un disco.
Solo 10 anni fa sembrava una cosa impossibile, mentre oggi è una cosa assolutamente normale.

 

Prima abbiamo parlato dei gruppi ai quali vi ispirate di più per il genere che fate. Ora invece vorrei parlare dei gruppi che vi hanno cambiato la  vita. Quali sono i vostri gruppi preferiti?
Robi - hehehe, scegliere è difficilissimo … Gameface, Elliott Smith, Dashboard Confessional, quelli più ascoltati in questo periodo. Però non posso non citare i Refused.
Sandro - su tutti un album: Doolittle dei Pixies
Pablo - Fantômas, Delirium Cordia , ma ce ne sarebbero a millanta
Santa - Incubus e Karate

 

A livello di musicisti, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Abbiamo fatto un patto con il nostro batterista: se riuscissimo a suonare al Groezrock lui dovrà rasarsi i capelli. Quindi, oltre al piacere di suonare a quel festival ci sarebbe anche il piacere di privare Robi del suo ciuffo decennale.
Un altro sogno sarebbe far uscire un nostro lavoro sotto Deep Elm.

 

Album (o gruppo) straniero da consigliare ad un amico
Robi - beh, ce ne sarebbero un milione da consigliare … per me è molto difficile scegliere;
basandomi completamente sul counter di iTunes: come gruppo I Gameface  e come album “Unsolved” dei Karate. Certo in tutto questo rimangono fuori gente come Elliott Smith, Dashboard Confessional, Jet sto Brazil etc etc tutti ugualmente consigliabili.
Sandro - Texas is the reason, Do you know who you are ?
Pablo - beh, direi a colonna sonora di Into the wild,magistralmente composta da Eddie Vedder.
Santa - Muddy Waters, The Complete Plantation Recordings

 

Album (o gruppo) italiano da consigliare ad un amico
Robi - penso di parlare a nome di Sandro e Pablo se dico di dare un’ascoltata a Caso, è un ragazzo di Bergamo che scrive cose molto interessanti in acustico, con dei testi che riflettono lo spaccato della vita di un ragazzo, piegato dalla quotidianità di una società malata, che imbracciando una chitarra riesce finalmente a esprimere se stesso.
Santa - Il Ballo Di San Vito, Vinicio Capossela

 

Album (o gruppo) in cui avresti voluto suonare
Pablo & Sandro - Foo Fighters, The Colour and The Shape
Robi - Karate, Unsolved
Santa - Micheal Jackson, Thriller (113 milioni di coppie vendute) mentre per piacere artistico
Dave Brubeck, Time Out

 

Ultimo album (o gruppo) ascoltato
Robi - Sondre Lerche, Two Way Monologue.
Sandro - The Enablers
Pablo - Dave Matthews Band
Santa - Between Buried and Me, The Great Misdirect

 

Ultima cosa: lasciate un breve messaggio di saluto che possa anche convincere le persone ad ascoltarvi.
Prima di tutto vorremmo ringraziare tutti per il tempo che ci avete dedicato
Se poi volete vedere Santa che suona la chitarra con un costume di lottatore da sumo, trovate le date dei nostri concerti su Facebook! Be silly!


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