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SHE WAS NOTHING
Realizzata il: 21/04/2011
Autore: Tempo
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Settimanale alla scoperta delle migliori realtà rock e metal italiane. Questa settimana ospiti i She Was Nothing da Milano.

Ciao ragazzi e benvenuti su Groovebox.it. Come prima cosa presentateci la formazione della band e da dove venite.
Ciao siamo i She Was Nothing, da Milano. Nel dettaglio siamo: Claudio (voce), Alessandro (synths & keyboards), Luca (guitar), Augusto (bass) e Davide (drums).

 

Raccontateci un po' di storia della band: chi sono i fondatori ufficiali, quando è nata la band e com'è nata l'idea?
Dunque, la band è nata dall'incontro tra Cla, Luca ed Ale nel maggio 2009. Dopo qualche mese si sono aggiunti Dave ed Augu (che suonavano con Luca ed Ale in un progetto Progressive Metal). L'idea era quella di fondare una band dal sound estremamente innovativo nella speranza di raggiungere il pubblico più vasto possibile e cercando soprattutto di evitare di cadere nel  banale.

 

Parlateci un po' del nome della vostra band: come nasce e che significato ha per voi?
She Was Nothing, “Lei non fu nulla”... la sintesi del voltar pagina. Riferito a tutto quello che significa voltar pagina e ricominciare.
Un inno al lasciarsi alle spalle anche le esperienze più dolorose a favore di un domani incerto, ma sempre speranzoso. Per noi ha il significato di una rinascita personale ed artistica, soprattutto dal punto di vista musicale,  un modo per esprimere il bisogno di confrontarci con qualcosa di “diverso”, di “atipico” per quelle che sono le nostre radici musicali, una sfida, chiudere con quello che già abbiamo affrontato e aprire un capitolo tutto da scrivere.

 

Presentatevi a chi non vi conosce: descriveteci il vostro sound e a quali gruppi e generi vi ispirate maggiormente. Tralasciando il solito discorso "non ci piace essere catalogati in un genere preciso", in quale movimento/genere vi collochereste?
Difficile anche per noi rispondere a questa domanda: ogni giorno ci troviamo di fronte a stimoli nuovi e a fare i conti con la nostra voglia continua di sperimentare nuove soluzioni, partendo ognuno da un background musicale diverso (chi suonava Progressive Metal, ispirandosi a Dream Theater, Symphony X ecc…, chi Hardcore…). Ci ispiriamo principalmente a progetti come PENDULUM, ENTER SHIKARI, BLESSED BY A BROKEN HEART per citare i più conosciuti, cercando comunque di sviluppare sempre un perfetto mix tra parti elettroniche e parti più “suonate”, tra ritmiche leggere e  break down, senza tralasciare sonorità di stampo più melodico, più mainstream. Dovendoci collocare all’interno di un genere musicale quello che possiamo affermare è che crediamo di aver  trovato una sorta di equilibrio, un crossover tra elettronica e rock/metal/alternative difficile da etichettare, o almeno difficile per noi!

 

Parlateci un po' del vostro nuovo album sul quale state lavorando...
DANCING THROUGH SHADOWS sarà il nostro primo lavoro in uscita a settembre. Prodotto da MAKE YOUR OWN CREW, sarà anticipato dall'uscita a maggio del video del singolo RIGHT IN THE NIGHT (remix di un brano degli anni '90 dei Jam & Spoon). Tutto il progetto nasce da ore e ore di lavoro attorno a sequencer, synth, loop di batteria elettronica e non, armonizzazioni di parti orchestrali, parti ritmiche e scelta dei suoni, niente è stato lasciato al caso, motivo per cui, l’uscita del disco stesso, è stata posticipata a settembre piuttosto che ad aprile, come era originariamente nelle nostre intenzioni. Cosa possiamo dire agli ascoltatori... Mmm…  Preparatevi a un disco “incollocabile” dal punto di vista artistico,  che spazierà dal metal al pop all’elettronica, cercando di mantenere, come filo conduttore, quei tratti che contraddistinguono il nostro sound. Nel disco saranno presenti tre featuring: con Andrea Sandri (Helia), Gianluca Molinari (Upon this Dawning) e Nicolas Donno (A million Ways).
Al lavoro inoltre si aggiungerà il contributo dei VODA per quanto riguarda l’editing delle parti elettroniche.

 

Ora parliamo della vostra discografia e carriera: qual è stata la prima cosa in assoluto che avete mai registrato, cosa avete inciso fino ad oggi e quante esperienze dal vivo avete avuto?
Nel dicembre dello scorso anno abbiamo registrato SHE WAS NOTHING il primo nostro promo. Un lavoro che ha dato alla band un punto di inizio e tutte le linee guida per cominciare la produzione del successivo album. Ad oggi abbiamo accumulato circa  100  esperienze live condividendo il palco anche con qualche artista internazionale (ROLO TOMASSI @ ROCK YOUR WEEKEND 2010). Con l'uscita del prossimo album l’intento è quello di promuoverci con un tour di circa 10 date che partirà a settembre.

 

Quale vostra canzone consigliereste a chi non vi ha mai sentiti?
"Dancing Through Shadows", canzone centrale dell’album, divisa in tre parti. Una buona  sintesi di tutto il nostro lavoro.

 

Qual è finora il momento più bello e/o importante da quando siete una band?
Il momento in cui ci siamo guardati tutti e cinque negli occhi e ci siamo resi conto che stavamo andando nella stessa direzione.

 

Chi è il principale compositore del gruppo? Usate qualche metodo per assemblare tutte le idee che vi passano per la testa?
Ognuno arriva in sala con un’idea di progetto già avviata, lo scheletro per intenderci, della canzone, da lì in poi ognuno ci mette del suo finché non si arriva al risultato finale.

 

Parlateci un po' dei vostri testi: chi è il songwriter principale e quali sono gli argomenti che preferite trattare? E poi, meglio la lingua inglese o italiana?
Il songwriter principale è Claudio, il cantante. Utilizziamo esclusivamente la lingua inglese, prediligendo testi a tema personale e talvolta sociale, evitando sempre di prendere posizioni politiche e/o idealistiche.

 

Quant'è importante per voi l'attività live di una band e quant'è determinante secondo voi la presenza scenica e perchè?
100%. Ci riteniamo al 100% una band live... cerchiamo davvero di portare sul palco la totalità del lavoro fatto in studio.

 

Quanto conta secondo voi il look di una band al giorno d'oggi? Voi avete un vostro “dress code” oppure salite sul palco come capita?
L'essere il più se stessi possibile rappresenta uno dei nostri punti fermi. Uno degli obiettivi primari del progetto. Dimostrare che si può avere seguito anche rimanendo fedeli al proprio modo di essere. Detto questo al giorno d’oggi il look conta moltissimo, soprattutto se si entra a far parte di un movimento specifico, con dei canoni “rigidi”. Più che sul look cerchiamo di puntare sul live show, cercando di offrire più che un concerto un vero e proprio intrattenimento a 360°, che soddisfi le orecchie ma anche gli occhi, su questo sì, puntiamo molto.

 

Cosa possono aspettarsi i ragazzi che vengono ad assistere ad un vostro show?
Di ascoltare una band che suona non per “farsi vedere”, ma per dare il massimo spettacolo possibile, sia a livello artistico, sia a livello scenico.

 

Un vostro parere sulla scena italiana e suggerimenti per accrescere il movimento underground sempre più affollato; inoltre vorremmo che ci indicaste quali sono secondo voi i migliori gruppi italiani del momento.
La scena underground italiana ora come ora è l'essenza dell'apparire. Si avanza per quanto si è carini o attivi sui social network. I prodotti risultano falsi e molto migliori delle reali capacità realizzative e tecniche delle band. Se dobbiamo pensare a band da seguire consigliamo vivamente DESTRAGE, EMPYRIOS, READY SET FALL, GLAMOUR MANIFESTO... insomma, gente che Suona con la S maiuscola. 

 

Meglio uscire per un'etichetta discografica (che sìa major o indie) o lasciare l'intera gestione della band in stile D.I.Y. e perchè?
L'auto produzione totale è l'unica strada da seguire per continuare a vivere la musica per quello che dovrebbe essere. Un sano divertimento e un modo per esprimere le proprie emozioni. Internet mette a disposizione tutto quello di cui una band ha bisogno.

 

Quanto vi hanno aiutato i social network come Myspace, Facebook, Twitter a farvi conoscere e quanto in generale questi strumenti possono aiutare un gruppo a farsi conoscere rischiando però di cadere nella marea di band emergenti che forse abusano di questi mezzi? A tal proposito, quali sono i vostri contatti sui social network?
Per ora molto poco, il grosso è stato fatto esponendosi live... probabilmente in futuro, dopo l'uscita del disco, tutto questo sarà ampiamente enfatizzato. Per quanto riguarda “l’abuso” di cui si parla, non crediamo che sia da condannare a priori, o in senso stretto, il grosso problema a nostro modo di vedere è che spesso ci si nasconde dietro delle immagini o delle registrazioni che non rispecchiano per nulla quello che le band sono realmente, e alla fine dei conti questo atteggiamento non paga mai.
www.facebook.com/shewasnothing


Se, fantasticando, poteste scegliere un producer con il quale lavorare, chi scegliereste?
Ad oggi nessuno...  preferiamo essere produttori di noi stessi.

 

E con quale musicista/gruppo realizzereste invece una canzone (o un remix) assieme?
Pendulum in assoluto.

 

Prima abbiamo parlato dei gruppi ai quali vi ispirate di più per il genere che fate. Ora invece vorrei parlare dei gruppi che vi hanno cambiato la vita, anche di tutt'altro genere. Quali sono i vostri gruppi o cantanti preferiti e quali vi hanno spinto a voler diventare musicisti?
NOFX, Offspring, Nirvana, Boy sets fire, Pennywise, 30 Seconds to Mars, Tool, Dream Theater, Symphony X, Within Temptation, sarebbero troppi da scrivere tutti... questi sono i più significativi.

 

A livello di musicisti, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Vivere di musica. Continuare a divertirci suonando.

 

Album (o gruppo) straniero da consigliare ad un amico
Clà - Immersion dei Pendulum
Ale – The Silent Force dei Within Temptation
Luca – Metropolis Part II : Scenes From A Memory dei Dream Theater
Augu – Our Darkest Days degli Ignite
Dave: Lateralus dei Tool

 

Album (o gruppo) italiano da consigliare ad un amico
Clà - The glamour manifesto dei GLAMOUR MANIFESTO
Ale – Materia dei Novembre
Luca – The Glorious Sickness degli Empyrios
Augu – Tempi Bui dei Ministri
Dave – VIII Strada

 

Album (o gruppo) in cui avresti voluto suonare
Clà - Dancing Though Shadows – SHE WAS NOTHING è già abbastanza
Ale - Metropolis pt. 2 – Scenes From a Memory  dei Dream Theater
Luca – The Odyssey – Symphony X
Augu – 10.000 Days – Tool
Dave – I kind of magic - Queen

 

Ultimo album (o gruppo) ascoltato
Clà - Divenire di Ludovico Einaudi
Ale – Archangels in Black degli Adagio
Luca – The Lord Of The Ring Soundtrack
Augu – Best of Remixes di  Bloody Beetroots
Dave – Puzzle - Biffi Clyro

 

Ultima cosa: lasciate un breve messaggio di saluto che possa anche convincere le persone ad ascoltarvi.
Vi aspettiamo tutti sotto al palco a settembre in occasione dell'uscita del nostro primo disco. Vi ringraziamo per il tempo che ci avete dedicato. Supportate sempre la musica emergente e suonate solo quello che volete suonare e non quello che gli altri vogliono sentire.


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